Prysmian e Giancarlo: una lunga storia basata su valori comuni

Nata dal 2007, la partnership tra Prysmian Group e Giancarlo si fonda su forti valori comuni, quali la performance, la ricerca dell’eccellenza e il superamento di se stessi. Il leader mondiale nel settore dei cavi e dei sistemi energetici e di telecomunicazioni e lo skipper italiano hanno stretto così un rapporto iniziato sul circuito Mini 6.50, che ha continuato a crescere fino a portarli, oggi, al via della più impegnativa e incredibile regata: il Vendée Globe.

Vero “Everest dei Mari”, questa impresa è una grande sfida, sia sportiva sia umana. Una nuova avventura che l’azienda e lo skipper vivranno intensamente con, da un lato, l’obiettivo di promuovere il marchio Prysmian Group e accrescerne la notorietà e, dall’altro, la voglia di realizzare un sogno ma anche e soprattutto affermarsi come uno dei solidi ambasciatori di Electriciens sans frontières, la ONG francese di solidarietà internazionale che, da più di 30 anni, opera per garantire l’accesso all’elettricità e all’acqua alle popolazioni più povere del mondo.

Alcune storie sono destinate al successo. Una di queste storie si ambienta nel mondo della vela, ed è quella del “viaggio” di Prysmian Group al fianco di Giancarlo.

“La nostra partnership, iniziata tredici anni fa, si è gradualmente spostata verso l’alto fino ad arrivara alla partenza del Vendée Globe. Questo è un obiettivo importante per la nostra azienda e siamo orgogliosi di intraprendere un’avventura di tale portata ”, assicura Francesco Zecchi, MID Director Southern Europe di Prysmian che ha due chiari obiettivi: aumentare la notorietà di Prysmian Group e rafforzare l’immagine e l’identità di marca del gruppo attraverso questa sponsorizzazione sportiva, questo stretto legame con Giancarlo.

Valori comuni

Condividiamo valori di alto livello. Valori che definiscono il nostro impegno verso i nostri clienti, che ispirano la nostra missione: alte prestazioni, ricerca dell’eccellenza, superamento di se stessi. Questi valori sono perfettamente espressi da Giancarlo, come atleta ma anche come uomo. Il nostro obiettivo è utilizzare questa sponsorizzazione e rendere il nostro skipper un vero ambasciatore del gruppo attraverso questo progetto Vendée Globe, che non solo è una grande sfida sportiva, ma anche una straordinaria avventura umana ”, aggiunge il manager italiano, riferendosi a con palese orgoglio, al percorso seguito al fianco dello skipper dal 2007.

Un percorso segnato da grandi successi quali numerose vittorie che hanno valso a Pedote due titoli di champion de France Promotion Course au Large en Solitaire e due titoli di Velista dell’Anno, e una grande vittoria in Multi50 alla Transat Jacques Vabre del 2015.

Un impegno a diversi livelli

In questi anni abbiamo ampliato il valore del nostro portafoglio di marchi e prodotti, e abbiamo deciso di investire di più nella comunicazione sulla marca Prysmian Group”, sottolinea Francesco Zecchi, ricordando che lo sviluppo sostenibile è oggi uno dei temi più importanti per il gruppo Prysmian, fortemente impegnato a sviluppare questo settore.

È un dato di fatto che il gruppo attribuisce grande importanza alla responsabilità sociale. Ritiene che un approvvigionamento affidabile e sostenibile di energia e informazione sia la forza trainante dello sviluppo delle comunità, e non è un caso che abbia scelto di coinvolgere nel loro progetto di sponsorizzazione l’ONG Electriciens sans frontières.

È necessario creare consapevolezza attorno all’importanza che hanno l’energia elettrica e le telecomunicazioni per lo sviluppo economico e umano delle popolazioni, e in questo senso il Vendée Globe è uno strumento molto interessante. L’accesso all’energia e all’acqua è essenziale per le popolazioni più povere. Questo progetto con Giancarlo trasmette un messaggio di solidarietà incentrato sullo sviluppo sostenibile ”, ricorda il MID Director Southern Europe di Prysmian, così come lo skipper dell’IMOCA Prysmian Group:

Dal 1986, la ONG Electriciens sans frontières aiuta le popolazioni che vivono in zone rurali isolate senza accesso all’energia elettrica. Analizza le loro esigenze al fine di identificare le soluzioni più convenienti, efficaci e sostenibili in collaborazione con gli attori locali. Sono molto orgoglioso di indossare i suoi colori, così come sono orgoglioso di indossare il logo di Prysmian Group.

Quando è iniziata la nostra storia insieme, non avrei mai immaginato che ci avrebbe portato al Vendée Globe. Abbiamo costruito un bellissimo rapporto di fiducia e abbiamo gradualmente aumentato il centro delle nostre ambizioni andando avanti mano nella mano. In questo prossimo giro del mondo, voglio fare bene. Voglio portare a termine la mia missione nel miglior modo possibile nonostante tutte le difficoltà che questo tipo di avventura comporta. Farò di tutto per esprimere al meglio le potenzialità della barca attraverso le mie potenzialità, come ho fatto durante la fase di preparazione. Darò il 100% di me stesso, con la mia testa ma anche con il cuore, per non avere rimpianti, qualunque cosa accada ”, conclude Giancarlo.

Raymarine nuovo official supplier a bordo di Prysmian Group.

L’8 novembre, tra un mese, i 33 concorrenti del Vendée Globe salperanno per questo leggendario giro del mondo. Avventura, viaggio, ma anche una delle regate più complicate, il Vendée Globe è un sogno. Per Giancarlo Pedote è anche il culmine di una lunga storia con Prysmian Group, iniziata 13 anni fa in Mini 6.50.

 

Affidabilità e voglia di partire
L’IMOCA di Giancarlo Pedote è affidabile. Arrivata quarta all’ultimo Vendée Globe nel 2016, la barca non è stata modificata, ma adattata alle esigenze del suo nuovo skipper con l’obiettivo di renderla più sicura e vivibile.
« A un mese dalla partenza, mi sento bene. Sono passati molti anni da quando ho immaginato per la prima volta questo momento, e più mi avvicino, più cresce il desiderio di partire. E sapere di poterlo fare grazie e assieme a Prysmian Group, che per primo ha creduto in me, mi riempie di orgoglio e di emozione. Non vedo l’ora di tagliare la linea di partenza e salire sull’Everest dei mari! ». 

Se Giancarlo Pedote, laureato in filosofia all’Università di Firenze, è un amante del viaggio e della scoperta di nuovi orizzonti, è anche un combattente nato. Ex pugile, navigherà assieme ad alcuni dei migliori skipper del mondo in questo Vendée Globe con l’ambizione di un solo obiettivo: quello della performance. « Non sono né stressato né felice. Voglio solo cercare di raggiungere due obiettivi: finire il Vendée Globe e navigare al meglio delle mie possibilità. »

La sicurezza affidata a un nuovo official supplier: Raymarine.
Con questi obiettivi, Giancarlo Pedote e la sua equipe hanno lavorato durante tutto l’anno. Il tema della sicurezza è un tema molto sentito dal team Prysmian Group, che ha potuto contare sulla collaborazione di un nuovo sponsor tecnico proprio a questo fine:
« Durante questa campagna Vendée Globle ho avuto la grandissima fortuna di lavorare  con degli sponsor tecnici di eccellenza con i quali ho potuto approfondire certe tematiche cruciali, quali la sicurezza e il comfort dell’abbigliamento con Helly Hansen, l’affidabilità del motore per poter avere l’energia durante tutta la regata con Lombardini e la possibilità di poter utilizzare le migliori cime grazie a Gottifredi Maffioli. » commenta Giancarlo Pedote, con un sincero pensiero di ringraziamento a tutte le aziende che gli hanno permesso di arrivare alla partenza del Vendée Globe. Aziende alle quali si è aggiunta Raymarine.
« L’ingresso di Raymarine tra i nostri partner tecnici è per me una grande opportunità e sono onorato di aver potuto iniziare a lavorare con questo partner di eccellenza, con il quale abbiamo studiato delle soluzioni soprattutto legate alla sicurezza, un tema capitale per poter concludere il Vendée Globe. Grazie a Raymarine ho dotato l’Imoca Prysmian Group di un sistema di radar e display (Quantum 2 e Axiom) estremamente efficace che permette di navigare in assoluta sicurezza poiché segnala tramite un allarme la presenza di tutte le imbarcazioni, anche quelle che purtroppo non utilizzano l’AIS. E questo, per barche molto veloci come le nostre, significa poter prevenire ogni tipo di collisione. Senza considerare che, grazie al radar, nel grande Sud potrò vedere molto bene i groppi associati alle code depressionarie ed eventuali iceberg. Sempre grazie a Raymarine ho dotato la mia imbarcazione di telecamere che mi permetteranno di regolare le vele al meglio, un grosso aiuto nella ricerca della performance. Per me questa è una grande occasione e ho voglia di mettere tutta la mia esperienza a disposizione del team Raymarine e degli altri sponsor tecnici per fare in modo che questo Vendée Globe possa servire a tutti per andare avanti nello sviluppo e nella ricerca dell’eccellenza. »

© Martina Orsini
© Martina Orsini

« La grande cura dei dettagli, la ricerca dell’innovazione e soprattutto la passione per il mare che Giancarlo sta mettendo in questa impresa rispecchiano appieno i valori in cui Raymarine si identifica da sempre. È per questo che siamo davvero orgogliosi di essere a bordo di Prysmian Group come partner tecnico e di poter supportare l’unico italiano in gara al prossimo Vendée Globe » dichiara in questa occasione Carlo Baj, Country Manager di Raymarine Italia.

Tutti insieme per una buona causa
Il Vendée Globe è una regata di alto livello, ma è anche un’avventura umana. Lo è per ogni partecipante e ancor più per coloro i quali hanno legato il loro progetto ad una causa umanitaria. È il caso di Giancarlo Pedote, testimonial dell’iniziativa ‘1 click = 1 m’ grazie al quale durante il Vendée Globe Prysmian Group donerà 1 metro di cavo all’associazione Electriciens sans frontières ogni volta che qualcuno metterà like alla pagina o a un post Facebook o Instagram del progetto IMOCA (PrysmianOceanRacing).
« È un’iniziativa davvero bella, e sono onorato di farne parte. Con molto piacere la metteremo in evidenza sui miei social network. Sarà per me una motivazione maggiore ad andare sempre avanti. »

I cavi Prysmian Group raccolti da Electriciens sans frontières grazie a questa iniziativa saranno utilizzati per due progetti:

  • Un progetto legato all’educazione, che consentirà di portare l’elettricità alla Saint Charles High School in Senegal.
  • Un progetto legato alla sanità, che fornirà elettricità all’ospedale Farafangana in Madagascar.

 


Giancarlo Pedote

Giancarlo Pedote, 44 anni, vive da tempo a Lorient, in Francia, una delle capitali della vela oceanica, dove si è trasferito per vivere sino in fondo la sua professione.
La sua storia comincia col windsurf e attraversa diverse classi di barche oceaniche. Mini 6,50, Figaro, Class 40, Multi50 (la parentesi del Moth) e l’Imoca 60.
Vincitore della Transat Jacques Vabre nella classe Multi 50 nel 2015; 2 volte Champion de France Promotion Course au Large en Solitaire; 2 volte Campione del Mondo classe Mini 6.50; Velista dell’Anno 2013 e 2015, Pedote sarà l’unico italiano presente al Vendée Globe 2020.

Maggiori informazioni sul progetto Vendée Globe di Prysmian Group e Electriciens sans frontières:

Vendée Arctique 2020: il diario

Vendée Arctique Les Sables d'Olonne

Sabato 4 luglio, al largo di Les Sables d’Olonne, venti navigatori solitari, impegnati nella prima regata del circuito IMOCA post Covid-19, sono partiti per un’inedita prova nel Nord Atlantico. La Vendée Arctique Les Sables d’Olonne porterà questi skipper, che si preparano per il Vendée Globe a novembre, in Islanda e poi alle Azzorre prima di ritornare a Les Sables d’Olonne per tagliare il traguardo.

Giancarlo avrà finalmente l’opportunità di riprendere a navigare e testare l’IMOCA Prysmian Group su un percorso propedeutico al giro del mondo. Oltre che nella prova sportiva, Giancarlo si è impegnato ad essere testimonial di un importante messaggio sociale ed un fundraising a favore della ONG Electriciens sans frontières, che Prysmian Group ha invitato a bordo per affrontare insieme la sfida del Vendée Globe.

Un importante test delle configurazioni della barca e delle attrezzature

« Questa regata per me è l’occasione ideale per convalidare la configurazione e le migliorie apportate in cantiere e durante le prove in mare, in vista del Vendée Globe. La scelta delle vele, la validazione degli strumenti elettrici ed elettronici di bordo, la scelta del cibo e dei mezzi di comunicazione con la terra, sono tutti elementi importanti ed essenziali da verificare per partecipare e completare al meglio il mio primo Vendée Globe. Ma questa regata è anche e
soprattutto un’opportunità per affrontare e mettermi alla prova in condizioni meteorologiche
estreme » ha dichiarato Giancarlo poco prima della partenza.

« Nel campo di regata in cui navigheremo, nel Nord Atlantico, mi preparo ad affrontare 25 nodi di vento rafficato da Ovest e mare formato con onde di 3-4 m di altezza.
Sono impaziente di partire, sarà una scoperta ed una nuova sfida affrontare una regata a queste latitudini settentrionali. Durante la mia carriera di navigatore, ho raggiunto più volte il Fastnet, che si trova nella punta meridionale dell’Irlanda, ma non ho mai navigato nei mari limitrofi all’Islanda, così vicino al Circolo Polare Artico. Sono entusiasta all’idea di scoprire il colore del mare, dei raggi del sole e gli uccelli dell’estremo nord. Inoltre, mi aiuterà a valutare al meglio anche la mia attrezzatura per quanto riguarda l’abbigliamento personale. Proverò per la prima volta nel corso di questa regata i cappelli e i guanti che ho deciso di portare al Vendée Globe. »

In navigazione anche per un progetto solidale

« Durante l’inverno, i miei partner ed io abbiamo riflettuto lungamente, anche in seguito alla pandemia che ha colpito il mondo intero, sulle azioni che possiamo intraprendere per aiutare
attraverso il nostro progetto anche le persone bisognose. Abbiamo parlato con Électriciens sans frontières che ci hanno raccontato che i loro volontari sono impegnati da tempo nella ricostruzione di edifici pubblici e comunitari dell’isola della Dominica, distrutti in seguito all’uragano Maria che aveva colpito la zona nel 2017. Il loro esempio ci ha dato l’idea di servirci della copertura mediatica degli eventi nautici importanti a cui partecipiamo per sensibilizzare il pubblico su queste tematiche e avviare una raccolta fondi che aiuti a completare la ricostruzione degli edifici in Dominica.
Con la partenza della regata Vendée Arctique – Les Sables d’Olonne, viene lanciata anche l’operazione « 1 click = 1 metro ». Per la durata della regata e per tutto il mese di luglio, ogni
volta che qualcuno metterà « Mi piace » o condividerà un post sui social network Facebook o Instagram di Prysmian Ocean Racing, Prysmian Group fornirà 1 metro di cavo ai volontari di Electriciens sans frontières per completare la ricostruzione degli edifici ed in particolare dei centri sanitari della Dominica.

Il valore che guida il nostro progetto è quello di #4PEOPLE: fare qualcosa per le persone. Per questo trovo importante e significativo che l’imbarcazione Prysmian Group venga messa al servizio delle persone e di cause solidali come questa.

L’obiettivo di queste innovative barche da corsa può andare oltre al semplice cercare di spostarsi il più rapidamente possibile dal punto A al punto B per vincere una regata. Queste imbarcazioni possono portare all’attenzione del grande pubblico valori che perdurino nel tempo e che possono aiutare a cambiare la vita di alcune persone, di intere popolazioni », ha commentato Giancarlo Pedote, orgoglioso dell’iniziativa lanciata a inizio luglio.

percorso Vendee Arctique
percorso Vendee Arctique

Le tappe della regata

Sabato 4 luglio alle 15:30 – Partenza della Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne
Passaggio del waypoint COI-UNESCO tra il sud dell’Islanda e la punta della Groenlandia
Passaggio del waypoint Gallimard al largo delle Azzorre
Arrivo alla boa Institut Pasteur a Les Sables d’Olonne

Domenica 5 luglio

Le prime 24 ore

Sono trascorse già 24 ore da quando gli IMOCA in corsa per la regata Vendée Arctique Les Sables d’Olonne hanno tagliato la linea di partenza. Le imbarcazioni stanno navigando sulla punta della Bretagna, verso il primo obiettivo, il waypoint a sud dell’Islanda. Contattato questa mattina dal suo team tecnico, Giancarlo, skipper di Prysmian Group e della ONG Electriciens sans frontières si è dichiarato soddisfatto delle prime ore in navigazione.

« A bordo va tutto bene, sono felice di essere di nuovo in mare e mi sto adattando velocemente alle condizioni meteorologiche. Lo stato del mare non era poi così complesso da affrontare, ora mi sto adoperando per far correre la barca e restare in contatto con i miei avversari. Dal punto di vista psicologico, mi concentro per trovare un buon ritmo di vita a bordo per mantenere buone performance nel corso di tutta la prova. »
La cartografia di lunedì 5 luglio mattina

Lunedì 6 luglio

Qualche problema di elettronica a bordo di Prysmian Group: lo skipper ed il team stanno cercando una rapida soluzione

Da venerdì scorso gli strumenti di bordo hanno avuto dei problemi di funzionamento ed indicano informazioni contrastanti. In particolare il malfunzionamento riguarda l’AIS che permette di tracciare la posizione delle altre imbarcazioni in corsa e delle unità in navigazione in generale, il GPS che indica la cartografia dell’area di navigazione con la posizione dell’imbarcazione e i piloti automatici che in una navigazione in solitario sono indispensabili sostituendo lo skipper nella conduzione della barca nei momenti di riposo, durante lo studio della meteorologia e della rotta e durante i cambi vele.
 
Il Team Prysmian Group ha subito iniziato a cercare delle soluzioni attraverso gli esperti a terra per resettare il sistema e farlo funzionare correttamente.
 
Il problema al GPS è stato risolto e gli errori dell’AIS sono in via di risoluzione. Per i piloti automatici, invece, il problema persiste ma si cerca al più presto di ripristinarli perché la barca nelle prossime ore entrerà in una zona di forti venti portanti e quindi accelererà sollecitando maggiormente il timone.
Giancarlo mantiene la sua attitudine positiva.
Foto da bordo

Martedì 7 luglio

Aggiornamento meteo dal fronte Nord Atlantico

Dopo la depressione L3 che all’inzio della prova la flotta ha dovuto attraversare, la situazione meteorologica si è ulteriormente complicata. I partecipanti alla Vendée Arctique Les Sables d’Olonne stanno affrontando una zona di alta pressione con venti irregolari. La boa COI – Unesco si fa desiderare.

I navigatori in testa alla flotta hanno affrontato la depressione L2 sul lato Ovest, sfruttando correnti d’aria favorevoli. Questa mattina hanno attraversato una piccola area di calma nell’asse di questa depressione prima di ritrovare un flusso sostenuto da nord-est. Per loro, l’obiettivo è guadagnare miglia verso Ovest prima del prossimo salto di vento sulla dorsale atlantica, che permetterà loro di approcciarsi alla boa COI-Unesco da Sud.

Zone di transizione

Il gruppo centrale della flotta, in cui si trova anche Giancarlo, li ha seguiti, per attraversare l’asse della depressione verso metà giornata cercando di non essere troppo rallentati da zone di cali di vento. Un tragitto verso Ovest permetterà a lui e gli altri skipper di guadagnare miglia sfruttando il vento.

Nel Nord Atlantico, la situazione meteorologica cambia rapidamente. Quindi i navigatori dovranno studiare molto bene la strategia per posizionarsi al meglio, un piccolo errore in questa situazione può costare caro.

La cartografia di lunedì 7 luglio mattina


Mercoledì 8 luglio

Gli skipper della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne a confronto con il freddo del Nord Atlantico; il Comitato di regata ha spostato la posizione della boa Gallimard

Mentre la flotta continuava a navigare verso Ovest, in condizioni di venti moderati al mattino e in calo nel pomeriggio, i primi due IMOCA in testa alla flotta, Charal e Apivia hanno virato per primi sfruttando il salto di vento atteso sulla dorsale atlantica. Ogni skipper della flotta che naviga in una zona anticilonica di vento leggero che sta girando ad Ovest, sta aspettando il suo turno per iniziare a poter fare rotta Nord.

Nel suo messaggio a terra, Giancarlo racconta le sue impressioni e la vita di bordo nel corso del quarto giorno di navigazione:

« Tutto bene a bordo di Prysmian Group. Ho passato una notte piuttosto movimentata per le molte regolazioni necessarie a causa delle variazioni del vento, soprattutto in termini di intensità. Ma manovrare mi ha aiutato ad affrontare il freddo che inizia ad essere pungente soprattutto di notte. Giunti a circa 440 miglia dalla costa sud dell’Islanda il freddo si fa sentire. 

Stiamo navigando in un regime anticiclonico e l’aria è piuttosto densa, compatta e molto fredda. In cielo spesso incontriamo una nebbiolina di pioggia sottile. In queste condizioni ho l’occasione di testare tutti gli indumenti forniti da Helly Hansen, sponsor tecnico del progetto, per affrontare il freddo. 

Ci avviciniamo lentamente al waypoint COI – Unesco: mancano 320 miglia dalla nostra posizione attule (14:30 ora Europa) per arrivare a questo traguardo Nord che per me costituisce una vera conquista e scoperta, non avendo navigato in precedenza a queste latitudini. Un bellissimo viaggio, una bellissima esperienza, una bellissima regata. 

Mancano 4 mesi esatti alla partenza del Vendée Globe ed ora che sono in navigazione capisco ancora di più il valore sportivo ma anche umano di partecipare alla Vendée Arctique Les Sables d’Olonne, un primo passo verso il mio primo Everest dei mari».

Nel frattempo il Comitato di regata ha deciso di riposizionare la boa Gallimard, il secondo waypoint, a 46°20N – 015°W, quindi leggermente sotto la latitudine di Les Sables d’Olonne e a 400 miglia dalla costa atlantica. La volontà dell’Organizzazione è chiara: permettere a tutti di finire la regata, così importante per la qualifica di alcuni skipper al prossimo Vendée Globe.

Il secondo waypoint era posizionato proprio nel centro nevralgico dell’anticiclone sulle Azzorre. Questo passaggio avrebbe costretto la flotta ad entrare (e fermarsi) nella zona di bonaccia e le ultime barche della flotta sarebbero state penalizzate e quasi sicuramente non avrebbero concluso la prova. Il percorso originale viene decurtato e passa da 3566 miglia nautiche di rotta teorica a 2807 miglia ma si stima che i tempi di percorrenza saranno simili.

Jacques Caraës, Presidente del Comitato di regata della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne  ha dichiarato :  « Spostare la boa ci permetterà di mantenere il formato originale a cui si era pensato di una regata di 10-15 giorni circa. La flotta si sta compattando e le imbarcazioni in coda alla flotta stanno raggiungendo i leader. Potrebbe esserci un ribaltamento delle posizioni in classifica e sicuramente una dura lotta tra i concorrenti. Stimiamo che tutti potrebbero arrivare in distanza e tempi ravvicinati, circa trenta ore di intervallo tra il primo e l’ultimo.

La prima parte della regata non è stata facile per gli skipper degli IMOCA in gara e la situazione si presenterà complessa anche tornando verso Sud. Quando si naviga da Nord a Sud si attraversano i sistemi meteorologici, piuttosto che accompagnarli: depressioni, venti sostenuti o leggeri, insomma un quadro meteorologico che permettere di giocare sulla strategia e sulle performance nelle diverse andature. Ne è la prova il fatto che gli IMOCA senza foil sono ancora in gioco: se non c’è abbastanza vento per volare, gli Open 60’ di ultima generazione sono svantaggiati con tante appendici in mare che creano attrito. È difficile prevedere chi salirà sul podio, i giochi sono ancora aperti! ».

Il nuovo percorso.

 


Giovedì 9 luglio

È il giorno del giro di Boa: gli skipper della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne stanno contornando il waypoint COI-UNESCO.

I primi skipper della flotta hanno aggirato il punto “UNESCO”, il punto più a nord del percorso di questa regata, questa mattina a partire dalle 11.40, con un leggero vento da Nord-Ovest. Il vento dovrebbe via via girare e segnare il passaggio al punto UNESCO soffiando da Sud-Ovest con maggiore intensità, e questo potrebbe segnare un raggruppamento della flotta.

Le depressioni continuano rimontare verso l’Islanda e più a Sud la flotta dovrà confrontarsi con il passaggio della depressione L4 (la quarta depressione dall’inizio della regata). A nord della depressione il vento proviene da Nord-Est e gira a Sud-Ovest nel suo sud: questo passaggio dovrà essere raggiunto il prima possibile, senza però allungare troppo il percorso. Un nuovo esercizio di navigazione che richiederà ancora grande attenzione da parte degli skipper e molto tempo al tavolo delle carte per analizzare le traiettorie e i file meteorologici.

Le condizioni alla fine dipenderanno dallo spostamento delle cellule anticicloniche. Il primo skipper dovrebbe raggiungere Les Sables D’Olonne martedì sera 14 luglio.

Previsione inviata da Christian Dumard

Previsione inviata dal meteorologo Christian Dumard

Giancarlo nel suo messaggio della mattina ha dichiarato:

« Le condizioni del mare durante la scorsa notte sono state buone e le temperature non molto rigide. L’andatura era piacevole nonostante il vento fosse instabile, con varie oscillazioni di direzioni che mi hanno costretto a manovrare e restare molto concentrato per far navigare al meglio Prysmian Group. 

Il morale è alto, siamo a 70 miglia dal primo waypoint COI -Unesco per poi scendere di nuovo a sud verso la boa Gallimard. La regata è ancora tutta da scrivere! ».

 


Venerdì 10 luglio

Rallentamento e probabili ingorghi sulla strada verso sud … I sistemi meteorologici si susseguono rapidamente e non danno tregua ai 17 skipper che si dirigono dritti verso un’area di venti leggeri.

Oggi, il gruppo leader della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne dovrà confrontarsi con una dorsale anticiclonica e dovranno cercare di realizzare una rotta ad “ala di gabbiano” per attraversarla e cercare il vento da Sud-Est nel sud dell’anticiclone.

Appena usciti dalla zona di calma, dovranno riposizionarsi per aggirare, sabato, la depressione L4. Un buon posizionamento all’uscita di questa depressione consentirebbe loro di effettuare un percorso diretto verso la boa di Gallimard.

Un venerdì decisivo

Venerdì sarà il giorno della scelta. Il posizionamento sulla dorsale detterà in parte il modo in cui potrebbero aggirare la depressione sabato e quindi la traiettoria finale del percorso. A volte un percorso più lungo può portare a guadagni successivi.

Sono in un posto magico!

« Andare a Nord per scendere, adesso, completamente a Sud; è strano. Le ultime 24 ore sono state segnate dal passaggio del punto UNESCO, che non è stato il più semplice. Il vento si è preso gioco di me cambiando direzione proprio all’avvicinarsi della boa, costringendomi a rimanere molto concentrato con venti di oltre 20/25 nodi! Mentre stavo girando la boa, la barca asi è sdraiata completamente a causa di una forte raffica, ma fortunatamente nessuna conseguenza.

Nelle ultime ore mi sono diretto a Sud, verso il sole e la boa Gallimard! Piano piano potremo iniziare a togliere alcuni strati di vestiti. Il sistema meteorologico è abbastanza buono per il gruppo nel quale navigo. I primi della flotta stanno iniziando a rallentare e avremo un angolo del vento migliore, che potrà permetterci di scendere con una rotta più diretta.

Il divario con i primi potrebbe quindi diminuire nelle prossime 24 ore », ha dichiarato Giancarlo, questa mattina.

Previsione inviata dal meteorologo Christian Dumard

Foto da bordo.

 


Sabato 11 luglio

Giancarlo sta navigando in condizioni del vento sostenuto, dopo il passaggio della dorsale. Ora sarà decisiva la scelta di virare al momento giusto per agganciare il salto di vento a Sud-Ovest che accompagnerà la flotta dritto verso l’arrivo ad Est!

Il gruppo leader della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne virerà a metà giornata in un piccolo fronte da Nord-Est della depressione L4. Passato questo fronte si attende invece un salto di vento a Sud-Ovest che permetterà ai concorrenti di fare rotta diretta verso il waypoint Gallimard, che dovrebbe essere raggiunto dai primi nelle prossime 48 ore.

La strategia d’uscita dal fronte sarà importante: in base alle condizioni meteo attuali più le imbarcazioni saranno a Sud, migliore sarà l’angolo del vento. Ma aumenterà il rischio di incontrare sulla rotta diretta zone di vento leggero, soprattutto nel corso di domenica. Trovare un punto d’equilibrio sarà difficile ma essenziale per il risultato finale. Nel dubbio, le tre barche in testa alla flotta si sono avvicinate per seguire una scelta omogenea e minimizzare il rischio di restare indietro.

La depressione si sposta verso Est quindi gli inseguitori saranno avvantaggiato e potranno fare una rotta quasi diretta, attraversando il fronte più ad Est.

Secondo le previsioni i primi a doppiare il waypoint Gallimard troveranno venti leggeri e variabili. Bisognerà attendere che l’anticiclone si riformi nella serata del 13 luglio per vedere gli IMOCA volare verso l’arrivo in un flusso d’aria sostentuto da Nord. Quindi ci sarà al secondo waypoint un ulteriore possibile ribaltamento nella classifica.

Giancarlo si sta impegnando al massimo per sfruttare questa opportunità strategica ma soprattutto per testare tutti gli assetti in vista del giro del mondo.

Foto da bordo.

 


Domenica 12 luglio

La flotta della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne navigherà nel corso di tutta la domenica con un vento da Sud Ovest tra 10-15 nodi.

Ma l’intensità dei flussi d’aria diminuirà progressivamente avvicinandosi al waypoint Gallimard per la presenza di una dorsale anticiclonica. Assisteremo quindi ad un nuovo raggruppamento della prima metà della flotta.

Un piccolo fronte freddo atteso durante la notte tra lunedì e martedì riporterà condizioni ottimali per far volare di nuovo gli IMOCA a foil. Il vento girerà da Nord-Ovest e poi da Nord dopo il passaggio del fronte con un anticiclone che si riforma al Nord delle Azzorre.

Il vento rinforzerà prima ad Ovest mentre il gruppo di testa sarà frenato da un vento più leggero verso Les Sables d’Olonne. Si prevede una battaglia molto serrata per la vittoria a causa delle condizioni di poco vento proprio sulla linea d’arrivo.

Previsioni meteo Squid.

 

« Notte piuttosto complessa a bordo di Prysmian Group, poiché il vento era piuttosto instabile ed esattamente nella transizione “foil / no foil”. Alla barca mancavano quei due nodi di velocità affinchè potesse volare ed è stato un po’ estenuante dal punto di vista di stress da gestire poiché, nonostante le tante regolazioni, non riuscivo a portare la barca sui foil » ha dichiarato Giancarlo in un messaggio da bordo, spiegando così l’andatura rallentata a causa dell’attrito delle appendici nell’acqua, che si genera quando la barca non riesce a volare.

« Ora il vento è aumentato di qualche nodo, la barca scivola bene con una velocità di circa 15 nodi, che è quello che cercavo e che ci conviene per le performance ».

 


Lunedì 13 luglio

Durante la notte, sfruttando al meglio la meteorologia, Giancarlo ha superato due avversari e la sua corsa non si ferma. A circa 60 miglia dalla boa Gallimard e 610 miglia all’arrivo della Vendée Arctique Les Sables d’Olonnes Prysmian Group naviga in 10 nodi di vento.

Raggiunto dall’organizzazione nelle prime ore del mattino, intorno alle 5:00, Giancarlo ha fatto il primo bilancio di questa intensa regata.

« Le condizioni sono magnifiche, il mare è piatto e con 15 nodi di vento la barca fila rapida, è molto piacevole. Non fa più freddo, guardo la latitudine e cerco dei punti di riferimento sulla costa. Stiamo scendendo bene verso sud, quindi ritroviamo un clima estivo. Ero ben equipaggiato per il Nord, ho portato tutto il vestiario che vorrei portare al Vendée Globe. Ma è vero che bisogna abituarsi e verificare in navigazione, ad esempio mettere la scaldina prima di dormire per non svegliarsi congelati. Quando ti capita la prima volta, non ti fai sorprendere una seconda! 

Mi sento bene, riesco a rispettare i turni che mi sono proposto per dormire. Ora desidero correre veloce verso il waypoint Gallimard e lottare nell’ultima parte del percorso. Durante le prime 48 ore di regata ho avuto dei problemi all’elettronica ed è stato faticoso rientrare nella regata visto che passavo molto tempo per trovare ed aggiustare un falso contatto. Ma dopo due giorni tutto si è risolto e una volta risolto il problema, mi sono gettato a capofitto nella regata!

Comunque questa regata è una follia, non è una competizione in IMOCA ma in Figaro! Ci incrociamo regolarmente, ho visto Maxime Sorel ieri a fine giornata e Kojiro Shiraishi l’altro giorno.

Cerco le regolazioni migliori per far andare il più veloce possibile Prysmian Group e recuperare le miglia perdute. Una volta fatto, mi sentirò soddisfatto del mio lavoro! Arriverò al waypoint Gallimard tra 10-12 ore, dipende dai cali di vento. Secondo le previsioni il vento girerà a Nord-Ovest e poi a Nord e rinforzerà intorno ai 15 nodi quindi c’è la possibilità di recuperare. 

Sono partito con la barca quasi in configurazione Vendée Globe. Ho portato molto cibo, molti vestiti e molti sacchi per allenarmi al (matossage).

Per me questa regata era un test per non trovarmi il giorno della partenza del Vendée Globe tanti assetti nuovi che non so ancora gestire. Ci sono ancora dei punti da migliorare ma quello non finisce mai! Si trovano sempre cose da cambiare ma saprò mettermi dei limiti ».

Giancarlo incrocia dei concorrenti alla #VendéeArctique

 


Martedì 14 luglio

Le ultime miglia della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne non sono semplici. Il fronte che accompagna gli skipper in mare genera venti instabili di circa 15 nodi da Ovest. È necessario gestire le regolazioni, restare al timone per mantenere la giusta angolazione …

La testa della flotta sta giocando a gatto e topo con un fronte che li ha raggiunti la sera del 13 luglio e che sta rallentando via via che si avvicina alla costa della Bretagna. I venti in cui navigano i primi della flotta sono moderati, e più orientati a Ovest, una direzione meno favorevole. Se supereranno queste condizioni alla fine del pomeriggio, potrebbero tagliare il traguardo questa sera alle 22:00 con vento da Nord-Ovest. Se il vento diminuisce, l’intero gruppo di testa potrebbe rallentare e potremmo assistere a un arrivo di gruppo poco dopo mezzanotte, l’orario previsto per il passaggio del fronte su Les Sables d’Olonne.

Notte complicata a bordo di Prysmian Group

« La barca va veloce, ma sbatte sulle onde. La notte non è stata piacevole ma era necessario tenere il passo con gli altri skipper. I due autopiloti sono saltati, uno dopo l’altro e nel bel mezzo della notte mi sono ritrovato a dover utilizzare il pilota di riserva, che lavora solo in modalità bussola e non tiene conto delle variazioni del vento. Ho cercato di trovare una soluzione e fortunatamente, da mezzogiorno, la barca è tornata completamente operativa. Adesso linea dritta fino al traguardo! Sono davvero contento. Ho combattuto, non è stato semplice. Ma sono contento ». L’ETA don l’arrivo tra le 3 e le 4 del mattino…

Foto da bordo

 


Mercoledì 15 luglio

Giancarlo ha tagliato il traguardo della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne stanotte all’ 1:50. Lo skipper italiano, con una rimonta di quattro posizioni nella fase finale della regata, ha chiuso la prova in ottavo posto. Dieci giorni nel Nord Atlantico sono stati una buona prova generale per il Vendée Globe, giro del mondo in solitario cha partirà l’8 novembre. Questa regata inoltre è stata la prima occasione per promuovere il progetto solidale « 1clic = 1m » per aiutare gli abitanti della Dominica a ritrovare l’autosufficienza nella fornitura dell’elettricità per la popolazione, compromessa a causa dell’uragano Maria.


Conoscenza della barca e test degli impianti : bilancio positivo !

Alla partenza della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne, sabato 4 luglio, Giancarlo raccontava che il suo obiettivo principale era quello di testare il maggior numero di elementi in vista del Vendée Globe. Ora è tempo di bilanci :

« Ho avuto qualche problema agli impianti informatici ed elettronici, legati alle condizioni del mare parecchio complicate nell’andatura di bolina. I colpi della barca sulle onde provocavano il malfunzionamento dei piloti automatici – indispensabili per la navigazione in solitario. Mentre, ho testato positivamente tutti i sistemi di comunicazione Certus, Irridium e gli strumenti per la navigazione, essenziali su un imbarcazione che tra qualche mese dovrà affrontare un giro del mondo. »

 Oltre alle verifiche degli impianti tecnici e del materiale indispensabile a bordo, Giancarlo voleva aumentare la sintonia con la barca su cui dovrà trascorrere più di tre mesi durante il giro del mondo.  

« La barca ed io siamo un binomio vincente. Durante questa regata ho incominciato ad avere i miei automatismi e a bosrdo mi sento come nel salotto di casa mia. È piacevole ! Le barche a foil sono dure ma inizio a capirle sempre di più. So quando la barca mi chiede più potenza e quando è il caso di rallentare.»

Una bella rimonta nel finale

« I problemi all’elettronica che ho avuto inizialmente sono stati un freno reale alle performance. Ma nel corso della regata la mia conoscenza della barca è aumentata e migliorata. In quattro giorni, ho superato quattro dei miei avversari: è stato incoraggiante e stimolante al contempo. Grazie ad una buona strategia e un piccolo cambio della meteorologia a fine regata ho avuto veramente la possibilità di liberare la potenza dell’IMOCA. » Ha commentato lo skipper di Prysmian Group all’arrivo.

L’iniziativa solidale : 1 clic = 1 m, il successo più importante

Per Giancarlo e il suo team, navigare sugli IMOCA e partecipare ad eventi sportivi internazionali deve avere non solo uno scopo sportivo ma anche e soprattutto “solidale”. Nel corso del mese di luglio, in accordo con Electriciens sans frontières e Prysmian Group, partner di Giancarlo, si è deciso di evidenziare e promuovere un progetto per raccogliere i cavi elettrici necessari per assicurare nuovamente la fornitura di elettricità agli edifici pubblici e comunitari in tutta Dominica, dopo che quest’isola caraibica è stata devastata da un uragano tre anni fa. L’operazione “1clic = 1 m” ha permesso di raccogliere già 3208 metri di cavo.

 

Arrivo Vendée Arctique Les Sables d'Olonnes

©F.Van Malleghem

Il fundraising di Prysmian Group 1 click = 1 m

La solidarietà può essere un valore chiave nella ricostruzione del mondo post-lockdown. È con questo spirito che nasce l’iniziativa “1 click = 1 metro”, ideata da Prysmian Group e Electriciens sans frontières, associazione senza scopo di lucro che il colosso italiano sostiene da tempo nella sua missione di portare l’accesso all’energia elettrica alle popolazioni che ne hanno bisogno.

La solidarietà, il fare qualcosa per gli altri, per le persone, 4PEOPLE, è lo spirito che anima le azioni comuni di Electriciens sans frontières e Prysmian Group, tra cui la sponsorizzazione del progetto Vendée Globe affidato a Giancarlo, da 13 anni skipper dell’azienda leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni.

La missione dell’associazione Electriciens sans frontières viene valorizzata attraverso il progetto velico di Giancarlo, che porterà questo spirito di solidarietà in tutto il pianeta grazie alla partecipazione ad una delle più dure prove sportive: il giro del mondo in solitario e senza scalo, il Vendée Globe, che partirà l’8 novembre.

Ispirandosi a varie iniziative volte a raccogliere donazioni, gli attori del progetto Vendée Globe 2020 Prysmian Group, hanno deciso di lanciare l’operazione “1 clic = 1 metro”. Durante tutto il mese di luglio, questa iniziativa permetterà di raccogliere i cavi elettrici necessari per assicurare nuovamente la fornitura di elettricità agli edifici pubblici e comunitari in tutta Dominica, dopo che quest’isola caraibica è stata devastata da un uragano tre anni fa.

Un fundraising solidare

Nel settembre 2017, l’uragano Maria ha devastato l’isola di Dominica: oltre alla drammatica perdita di vite umane, il 98% degli edifici è stato danneggiato o distrutto, e praticamente tutta la rete elettrica dell’isola è stata compromessa. A causa di questa calamità naturale gli ospedali e i centri sanitari hanno smesso di avere accesso ad elettricità ed energia e non sono stati in grado di fornire assistenza agli abitanti. Due anni fa, spinto dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Energia della Dominica, Électriciens sans frontières ha iniziato un’importante campagna di rinnovamento e transizione energetica. Sono stati installati pannelli solari che all’occorrenza possono essere smontati, permettendo agli isolani di essere autosufficienti in caso di un nuovo uragano, riducendo al contempo le emissioni di gas ad effetto serra dell’isola.

La ricostruzione del sistema elettrico all’interno dei centri sanitari ancora in corso è realizzata dai volontari di Électriciens sans frontières, che stanno fornendo una vasta gamma di apparecchiature elettriche.

Ispirati da questo progetto di solidarietà umanitaria, i protagonisti coinvolti nel progetto Prysmian Ocean Racing hanno deciso di unirsi per velocizzare il processo di ricostruzione:

  • Giancarlo Pedote sarà il testimonial dell’iniziativa, e utilizzerà i suoi canali di comunicazione per mettere in evidenzia l’operazione “1 click = 1 metro”
  • Prysmian Group si impegna a fornire i metri di cavi che corrisponderanno al munero di like ottenuti grazie alla campagna di raccolta fondi
  • Électriciens sans frontières, attivo in loco, installerà questi cavi.

 

#1clic=1metro

Per tutto il mese di luglio, e durante la regata Vendée Arctique Les Sables d’Olonne che partirà il prossimo 3 luglio, tutti i post del progetto Prysmian Ocean Racing pubblicati su Facebook (www.facebook.com/PrysmianOceanRacing) e Instagram (www.instagram.com/prysmianoceanracing) consentiranno di raccogliere cavi elettrici: ogni volta che qualcuno metterà “Mi piace” su uno di questi post, Prysmian Group fornirà 1 m di cavo ai volontari di Électriciens sans frontières, che li utilizzeranno per terminare la ricostruzione dei centri sanitari della Dominica.

Giancarlo ha commentato: “Sono contento ed orgoglioso che la mia partenza per la prima regata post – lockdown segni anche l’inizio di questa iniziativa solidale in cui credo molto. Noi marinai sappiamo bene quanto è importante l’energia per sopravvivere. Il contributo che cercherò di dare attraverso il mio progetto sportivo è quello di far conoscere e dare visibilità all’operato di Electriciens sans frontières che viene da anni sostenuto da Prysmian Group, e aiutare quindi delle persone, #4PEOPLE“.

 

#VG2020: partenza, villaggio, skipper

Dopo aver confermato la data della nona edizione del Vendée Globe e il numero massimo di partecipanti (35 skipper), gli organizzatori hanno annunciato l’apertura di un villaggio, in previsione dei differenti sviluppi dell’emergenza sanitaria.

 

Partenza l’8 novembre, al largo de Les Sables d’Olonne.

Lunedì 8 giugno, una data simbolica, la Giornata Mondiale dell’Oceano, il Consiglio di Amministrazione di SAEM Vendée, la società organizzatrice della Vendée Globe, ha confermato le dichiarazioni del 12 maggio di Yves Auvinet ed ha annunciato la decisione di istituire un villaggio di partenza.

 

Nonostante i termini di accesso a questo villaggio siano ovviamente ancora da definire, in base alle raccomandazioni sanitarie che saranno attuate in autunno, gli organizzatori annunciano la data di apertura: sabato 17 ottobre, il giorno dopo l’ultimo giorno utile per l’arrivo delle barche al porto di Les Sables d’Olonne.

 

Questo concederà tre settimane di tempo agli appassionati di vela per andare ad ammirare i tecnologici monoscafi e vedere gli skipper in preparazione per la loro grande sfida. Un momento essenziale per garantire la magia e mantenere la leggenda di questo straordinario evento che ha riunito diversi milioni di spettatori durante l’edizione precedente, compreso il mitico passaggio nel canale de Les Sables alla partenza e al ritorno dei marinai.

 

« Ci eravamo impegnati a portare certezze alla flotta Vendée Globe, partner e istituzioni. Siamo orgogliosi di aver mantenuto l’evento sportivo e l’inizio della nona edizione l’8 novembre. La gara si svolgerà e sarà senza dubbio una delle più seguite e attese della storia ». Yves Auvinet, président de la SAEM Vendée.

 

 

Gli skipper

A seguito dell’emergenza sanitaria, gli organizzatori hanno cambiato la data di chiusura per la registrazione (e il termine ultimo per completare i corsi di qualificazione complementari) dei candidati, portandola dal 1° luglio al 1° settembre, sapendo che la stragrande maggioranza degli skipper in partenza parteciperà il 4 luglio alla nuova gara La Vendée-Arctic-Les Sables d’Olonne, 3.600 miglia.

 

Il 1° novembre potranno partire al massimo 35 candidati. A 5 mesi dalla partenza, 18 skipper sono ufficialmente registrati e 17 devono, secondo la definizione dell’organizzatore, “finalizzare la loro registrazione”: o con un percorso di qualificazione di 2.000 miglia da completare (per sette di loro) o con una traversata oceanica o prova equivalente (per quattro skipper). Sei di questi 17 marinai che in teoria sono già qualificati, devono solo confermare la loro partecipazione.

 

11 i paesi sulla linea di partenza, tra cui l’Italia, rappresentata da Giancarlo.

 

CINQUE DATE DA RICORDARE DA QUI ALL’8 NOVEMBRE

Sabato 4 luglio: partenza della Vendée-Arctic-Les Sables d’Olonne

Un circuito di 3.600 miglia con partenza e arrivo bagnato davanti alla Sables d’Olonne, con punti di attraversamento nell’Islanda occidentale e a nord delle Azzorre.

 

Martedì  1 settembre: chiusura delle iscrizioni

Sette skipper devono ancora completare un corso di qualificazione complementare in solitario di 2000 miglia, convalidato dal Direzione di Gara. Inizialmente stabilito  il 1° luglio, il periodo per il completamento di questo corso di qualificazione supplementare è esteso al 1° settembre. Questa data è anche il termine per la registrazione.

 

Giovedì 17 settembre: conferenza stampa

È a Parigi, al Palais Brongniart, che si terrà la conferenza stampa del Vendée Globe. Una data utile e simbolica per tutti: un mese prima dell’apertura del villaggio di partenza.

 

Venerdì 16 ottobre: arrivo al “pontoon del Vendée Globe”

Le barche che partciperanno alla 9a  edizione del Vandée Globe dovranno essere presenti al “pontoon del Vendée Globe” de Les Sables d’Olonne venerdì 16 ottobre prima delle 19.00.

 

Sabato 17 ottobre: apertura del villaggio

 

Domenica 8 novembre, 13:02: partenza del9o edizione del Vendée Globe.

La partenza sarà data dalla boa “Nouch Sud” al largo delle Sables d’Olonne.

L’evento assumerà la sua piena dimensione dalle prime ore del giorno, con la partenza dai pontoni e la mitica discesa del canale de Les Sables d’Olonne.

 

AGGIORNAMENTO SUGLI SKIPPERS

18 iscritti:

Fabrice Amedeo (Newrest – Arts & Fenêtres), Romain Attanasio (Pure – Best Western), Alexia Barrier (4myPlanet), Yannick Bestaven (Maître CoQ IV), Jérémie Beyou (Charal), Arnaud Boissières (La Mie Câline – Artisans Artipôle), Manuel Cousin (Groupe Sétin), Clarisse Crémer (Banque Populaire X), Charlie Dalin (Apivia), Samantha Davies (GBR, Initiatives-Cœur), Benjamin Dutreux (Water Family – Oceania Hôtels), Kevin Escoffier (PRB), Boris Herrmann (ALL, Seaexplorer – Yacht Club de Monaco), Jean le Cam (Yes we Cam !), Stéphane le Diraison (Time for Oceans), Miranda Merron (GBR, Campagne de France), Giancarlo Pedote (ITA, Prysmian Group), Alan Roura (SUI, La Fabrique).

 

17 skipper devono finalizzare la loro registrazione:

  • 7 devono completare un percorso di qualificazione complementare: Louis Burton (Bureau Vallée 2), Conrad Colman (USA et NZ, Ethical Racing), Didac Costa (ESP, One Planet One Ocean), Sébastien Destremau (AUS et FRA, Merci), Sébastien Simon (Arkea – Paprec), Alex Thomson (GBR, Hugo Boss) et Nicolas Troussel (Corum L’Epargne).
  • 4 devono completare una regata in solitario transatlantica (o equivalente) per convalidare la loro qualifica : Isabelle Joschke (ALL et FRA, Macsf), Clément Giraud (Monsieur et Madame), Kojiro Shiraishi (DGM Mori) et Armel Tripon (L’Occitane en Provence) .
  • 6 hanno già risposto ai vincoli sportivi ma devono confermare l’iscrizione : Ari Huusela (Stark), Eric Nigon (Vers un monde sans Sida), Thomas Ruyant (LinkedOut), Damien Seguin (Groupe Apicil), Maxime Sorel (VandB – Mayenne).

Nuovi orizzonti per Prysmian Group 

varo Prysmian Group alla Base

L’IMOCA Prysmian Group è stato varato ieri, alle 7:30 di mattina, al porto la Base di Lorient.

L’imbarcazione, rientrata in Francia via cargo dopo la Transat Jacques Vabre dell’anno scorso, era subito entrata in cantiere, dove è rimasta più a lungo del previsto, in seguito alla crisi COVID-19.

Questi tre mesi di lavoro, a ritmo rallentato e nel rispetto delle norme sanitarie, sono serviti per apportare ulteriori migliorie all’imbarcazione. Un team ridotto e ad orari alternati di lavoro, ma sempre instancabile e motivato, ha portato a termine anche dei lavori programmati nel cantiere estivo: il prolungamento forzato a terra è stato proficuo.

Ora, sia Giancarlo sia la sua “barchetta” fremono per tornare a solcare il mare: le prove in acqua saranno importanti per riprendere gli automatismi nella navigazione in solitario e per testare in pratica le modifiche apportate.

Importanti verifiche durante il cantiere prolungato

« Oggi la barca è all’80% della configurazione che desideriamo raggiungere per il Vendée Globe. L’idea è testare il lavoro iniziato quest’inverno in cantiere. Una volta che avremo conferme positive dai primi test in mare, stabiliremo le diverse configurazioni da mantenere in navigazione e nella taratura degli impianti come: batterie, piloti automatici e calibrazione degli strumenti », racconta Giancarlo.

 

foto varo Prysmian

 

« L’obiettivo per i prossimi mesi è aumentare l’affidabilità della barca per un giro del mondo in sicurezza e con buone prestazioni. Una barca affidabile è una barca che può andare forte: in questi mesi abbiamo praticamente smontato e rimontato tutta la barca, per una verifica generale. Tutte le strutture sono state passate agli ultrasuoni per controllare l’integrità totale dell’imbarcazione, messa alla prova dalle sollecitazioni dei foil. Ogni dettaglio curato porta maggiore possibilità di riuscita in futuro e meno problemi in navigazione. Abbiamo ricablato anche l’intero impianto elettrico per permettere a me e al team che mi seguirà da terra durante il giro del mondo, di conoscere minuziosamente ogni elemento della barca. »

Studio dell’ergonomia per una prestazione superiore

Grande attenzione è stata posta all’ergonomia a bordo che permetterà allo skipper un riposo ottimale e quindi un incremento del rendimento sportivo e della resistenza in condizioni meteorologiche estreme.
« Bisogna pensare che su una barca a foil il corpo è continuamente sollecitato, anche stando fermi a volte ci si stressa e si sprecano energie indispensabili. Implementando e migliorando sia le sedute sia i materassi, studiati sulla curva fisiologica del mio corpo speriamo di raggiungere questo scopo.

Abbiamo pensato a varie soluzioni sia all’interno che all’esterno della barca: le sedute comunque dovranno favorire un riposo non troppo profondo per rilassare gli addominali ma per favorire un ritorno rapido all’azione. Poter fare le cose in semplicità e con un minimo di energia, in un progetto come questo, è un tassello fondamentale. »

Le modifiche al programma di regata: la nuova Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne

Il calendario IMOCA è stato cambianto causa emergenza COVID: essendo impossibile andare negli Stati Uniti, la Classe che raccoglie imbarcazioni monotipo di 60 piedi ha reagito con l’organizzazione di una nuova regata, che partirà il 4 luglio: la Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne. Giancarlo sull’IMOCA Prysmian Group navigherà per 3.600 miglia in solitario su un percorso d’altura a triangolo: Les Sables d’Olonne, un waypoint a nord del circolo polare artico, uno nelle Azzorre e ritorno in Francia. Ad accompagnarli, sempre l’ONG Electriciens sans frontiéres.

Una bella prova prima di trovarsi sulla linea di partenza del Vendée Globe e per Giancarlo non è solo un test sportivo ed agonistico: ha un senso più profondo ed umano.

« La regata per me ha un doppio significato: sportivo, per testare i lavori di questo inverno e sperimentare la mia preparazione in vista della partecipazione al Vendée Globe a novembre, ma non solo. Questa regata è un segnale forte di speranza dopo la crisi che abbiamo passato e per me ha una valenza anche solidale perché farò del mio meglio per far vivere anche ai dipendenti di Prysmian Group e ai volontari di Electriciens sans frontière questa avventura umana, navigando in solitario in zone estreme ».

#VG2020: Giancarlo e Prysmian Group sono ufficialmente iscritti

Segnali positivi: Prysmian Group in mare

13 maggio 2020, Lorient. In questo periodo di incertezza a livello internazionale che coinvolge anche lo sport, dalla vela arriva una risposta positiva, carica di energia e voglia di continuare a sperare. Dopo un legittimo momento di riflessione, causato dall’emergenza Covid-19, l’organizzazione della più importante regata in solitario del circuito offshore, il Vendée Globe, ha dichiarato la ferma intenzione di far partire la corsa anche nel caso fosse necessario ricorrere all’utilizzo di misure restrittive di presenza del pubblico. Intanto è arrivata conferma dell’iscrizione ufficiale di Giancarlo Pedote su Prysmian Group, unica imbarcazione italiana di quest’edizione.

I team dei candidati al Vendée Globe, rappresentati dalla Classe IMOCA, e l’organizzazione del Vendée Globe hanno lavorato in silenzio, con riunioni settimanali per trovare una soluzione ad una situazione non facile. Nel rispetto delle norme di prevenzione della diffusione del virus, si sono cercate soluzioni non solo alla sicurezza degli skipper, che corrono il rischio in caso di bisogno di dover attraccare sulle coste di numerosi paesi in tutto il mondo, ma anche alla problematica della gestione del pubblico durante la partenza. La regione della Vandea, infatti, vuole garantire l’accessibilità del pubblico ad una manifestazione amata e seguita che diventa proprio in questo momento un simbolo di rinascita. Inizialmente Yves Auvinet, Presidente della Regione Vandea e della SAEM Vendée, aveva annunciato che avrebbe dato conferma della partenza del Vendée Globe il 15 giugno, escludendo una partenza senza pubblico; ieri la Classe IMOCA ha emesso un comunicato ufficiale in cui si conferma che non ci saranno stop dalla parte degli organizzatori: la partenza avrà luogo, il pubblico in un modo o nell’altro verrà accolto.

Comunicato della Classe Imoca del 12 maggio

“I preparativi per la partenza del prossimo Vendée Globe procedono nonostante il contesto incerto in termini di salute pubblica ed economia. Il Consiglio dipartimentale della Vendea e la SAEM Vendée, in collaborazione con i loro partner, gli skipper della Classe IMOCA, i loro sponsor e le autorità pubbliche, stanno facendo tutto il possibile per garantire che questa nona edizione del Vendée Globe abbia luogo senza intoppi.

 Mantenere la data di inizio dell’8 novembre per la regata è il nostro obiettivo e stiamo facendo del nostro meglio per raggiungerlo.

Dal punto di vista sportivo, non ci sono controindicazioni per la data prefissata dell’8 novembre, a condizione che le autorità nazionali acconsentano. Per il Vendée Globe, che è un evento popolare e appartiene alla popolazione locale, la presenza del pubblico è importante. Gli organizzatori stanno quindi studiando ogni possibile scenario per poter accogliere il pubblico in occasione di un evento come questo, in un contesto economico e sanitario la cui evoluzione è difficile da prevedere. La decisione di mantenere la Direzione di Regata a Les Sables d’Olonne per tutta la durata della competizione, ad esempio, contribuirà a garantire che un maggior numero di persone possano godere appieno dell’avventura del Vendée Globe.”

Il Vendée Globe parte: Giancarlo Pedote e Prysmian Group sono ufficialmente iscritti. Con loro l’ONG Electriciens sans frontiéres.

In contemporanea al segnale positivo di ripresa che riguarda tutti i team, Prysmian Group e Giancarlo Pedote ottengono l’ulteriore conferma della validazione del dossier di iscrizione. Per l’accesso all’Everest della vela gli step che ogni concorrente deve seguire sono molteplici e tutti volti alla sicurezza dei partecipanti. Inizialmente si invia una candidatura, in cui si manifesta la volontà di partecipare e si deposita un assegno di cauzione; in seguito si presentano dei dossier tecnici e amministrativi che devono essere validati e si paga l’iscrizione. I candidati devono essere qualificati in due passaggi: 2000 miglia in solitario e una traversata oceanica sulla barca che parteciperà al Vendée Globe. Giancarlo si è qualificato nel 2019: le miglia in solitario le ha percorse durante la Bermudes 1000 Race, partita un anno fa e conclusasi con un ottimo terzo posto. La traversata oceanica l’ha compiuta in occasione della Transat Jacques Vabre, in coppia con Anthony Marchand.

 

Giancarlo Pedote e Prysmian Group al Vendée Globe

 

I lavori riprendono ad un ritmo più elevato, nel rispetto delle norme sanitarie

 Lunedi 11 maggio è iniziata in Francia la Fase 2, con consecutivo allentamento delle norme di confinamento. Per il team tecnico di Prysmian Group è stata l’occasione di riprendere i lavori ad un ritmo più serrato e nel rispetto del distanziamento e dei dispositivi di protezione individuale anche in cantiere.

« La decisione di lavorare comunque alla partenza del Vendée Globe, adattandosi alle necessità sanitarie e quindi riflettendo su un villaggio adeguato, mi sembra molto saggia. Personalmente non ho mai smesso di preparare questa regata, neanche durante il confinamento e oltre a continuare l’allenamento fisico, ho cercato di portare avanti tutti gli aspetti organizzativi che potevo.

Per quanto riguarda la preparazione di Prysmian Group, abbiamo deciso di anticipare i lavori programmati nel cantiere estivo, in modo da ottimizzare i tempi di questo cantiere prolungato a causa del Coronavirus. Stiamo rifacendo la carena in modo definitivo e stiamo eseguendo gli ultimi update di rinforzo della barca previsti dallo studio di progettazione dell’imbarcazione in modo da affrontare il più serenamente possibile questa fantastica regata. Appena messo in acqua, potremo navigare e prepararci per il primo appuntamento dell’anno: la nuova Transat New York – Vendée ».

 

Prysmian Group in cantiere

 

Un nuovo percorso e nuove date per la regata Transat New York – Vendée.  

Consapevoli delle difficoltà create ai team a seguito del confinamento, gli organizzatori del Vendée Globe e la Classe IMOCA hanno deciso di estendere la data limite per la presentaziona dei dossier di iscrizioni dei candidati al Vendée Globe al 1 settembre e di organizzare una regata in solitario durante l’estate, in sostituzione della Transat New York – Vendée, impossibile da organizzare per la partenza negli Stati Uniti. Dal Comunicato della Classe IMOCA:

 “Con la ripresa progressiva dell’attività nautica, la Classe IMOCA sta lavorando nelle ultime settimane per riorganizzare la regata preparatoria al Vendée Globe, inizialmente prevista per giugno e valida per la qualifica delle barche recentemente varate. In accordo con il Dipartimento della Vandea, partner principale dell’evento, la Classe IMOCA ha proposto una gara che parte da Les Sables d’Olonne il 4 luglio. Questa nuova regata in solitario porterà i navigatori oltre l’Islanda, nel Circolo Polare Artico e poi giù fino alle Azzorre, con un ritorno alla città di partenza, prevista circa dieci giorni dopo. Il format della manifestazione è stato completamente rivisto dai Direttori di regata e dal team organizzativo al fine di rispettare le regole di distanziamento per gli skipper e i loro team. Questa tappa fondamentale per la partenza del Vendée Globe, gode del sostegno della Fédération Française de Voile (Federazione francese di vela) e le domande dei permessi necessari è in corso.

Giancarlo Pedote, Prysmian Group, Electriciens sans frontiéres, gli sponsor tecnici e gli Official Supplier si augurano che questo forte segnale che la Classe IMOCA ha voluto dare in questo momento, faccia sperare di nuovo le persone.

« Immagino che il mondo dovrà riprendersi dopo questo momento difficile, che ha creato tanti morti e tanto disagio. Poter offrire uno spettacolo a tutti gli appassionati e non di vela, dare la possibilità di seguire le nostre storie da casa, significa permettere alle persone di sognare e nutrire la loro passione ispirandosi alla nostra ».

 Il Vendée Globe è un evento sportivo che ormai non rappresenta solo una sfida individuale degli skipper, ma una sfida della società a ricominciare dopo la pandemia, a livello mondiale.

 

Maggiori informazioni sul progetto Vendée Globe di Prysmian Group e Electriciens sans frontiéres

www.prysmianoceanracing.com

 

Approfondimenti – Cosa è il Vendée Globe

 Il Vendée Globe è una regata per barche a vela di Classe IMOCA che consiste in una circumnavigazione completa dell’Antartide in solitario, senza possibilità di attracco o di assistenza esterna (pena l’esclusione). Arrivo e partenza dal porto francese di Les Sables-d’Olonne, nel dipartimento della Vandea (Vendée) della regione dei Paesi della Loira (Pays de la Loire).

Nata nel 1989, a partire dal 1992 si è svolta ogni quattro anni.

A causa della sua durezza e dell’unicità del suo percorso e delle sue regole, viene da molti soprannominata “L’Everest del mare”.

 

La decisione di Giancarlo in risposta al Coronavirus.

La decisione di rinviare il varo

La decisione: il team Prysmian Ocean Racing rimanda il varo.

L’IMOCA Prysmian Group resterà nel cantiere in attesa dell’evoluzione della situazione e il varo previsto mercoledì 18 marzo, verrà rimandato a data da definire.

«Sono abituato a dare sempre il massimo, a non lasciare. Sono abituato a prendere decisioni senza farmi coinvolgere dalle emozioni: è fondamentale in un lavoro come il mio. Ma prima della razionalità, della caparbietà e delle emozioni ci sono le priorità. C’è l’etica.

Ci sono momenti in cui dobbiamo essere capaci di mettere da parte i nostri obiettivi e le nostre ambizioni. Momenti in cui dobbiamo mantenere l’equilibrio depurando i pensieri da paure, rabbia, orgoglio, tristezza, preoccupazioni, egoismi. Questo è uno di quei momenti, un momento in cui ci sono delle persone che stanno soffrendo, andando all’ospedale e altre che vivono nella paura. Siamo, sono, davanti a una crisi, che questa volta non si presenta in mare, ma a terra. Si chiama Covid 19 ed è un’emergenza per quanto mi riguarda collettiva. Non è un problema degli altri, non è un problema che riguarda gli Stati. Riguarda me, in quanto uomo e cittadino e mi sento responsabile delle mie azioni». 

Una decisione difficile e improvvisa.

Così Giancarlo spiega la decisione presa stamattina di interrompere le attività del suo team, rimandando tutti a casa, dalle proprie famiglie, a proteggersi. Una scelta libera, presa prima che il governo francese decidesse ulteriori eventuali restringimenti.

«Prima di essere uno sportivo, sono un uomo e un padre di famiglia. Ciascuno di noi è coinvolto, non solo in quanto possibile malato, ma anche in quanto possibile veicolo di contaminazione per gli altri. Quando dico gli altri non penso solo alla mia famiglia. Seguo le vicissitudini italiane con grande apprensione, e cerco quindi di agire con criterio e umanità. Se la pandemia Covid 19 dovesse passare nei libri di storia, non vorrei che i miei figli studiandola mi dicessero: “Ma papà tu, a parte i tuoi obiettivi di fare il giro del mondo, non ti sei preso cura dell’umanità in un momento così importante?”».

 

Giancarlo rinvia il varo causa Covid 19
©RivaCom

 

Il sostegno di Prysmian Group

Prysmian Group, storico sponsor di Giancarlo, e Electriciens sans Frontières, partner del progetto Vendée Globe 2020, sostengono la sua decisione.

Francesco Zecchi, Marketing Director South Europe Region at Prysmian Group e presidente di Prysmian Ocean Racing, dichiara: «In considerazione dell’evolversi della situazione riguardo all’aumento estremamente preoccupante dei casi di contagio del Covid e in considerazione delle misure precauzionali raccomandate e adottate progressivamente in tutti i paesi toccati, noi di Prysmian Ocean Racing abbiamo deciso di privilegiare la sicurezza del nostro team e del nostro progetto sportivo mettendo in stand-by i preparativi per la rimessa in acqua della barca prevista a metà di questa settimana. Continueremo a monitorare attentamente l’evoluzione della situazione e ci allineeremo alle disposizioni di sicurezza prese a livello nazionale. Per noi di Prysmian Group la sicurezza dei nostri collaboratori e delle persone in generale è la cosa più importante, così come minimizzare l’impatto sulla continuità delle nostre operazioni».

 


Approfondimenti

#VG2020: un sogno che si sta avverando

Questo 2020 sarà per Giancarlo sicuramente un anno impegnativo e cruciale. L’8 novembre prossimo partirà da Les Sables d’Olonne il tanto anelato Vendee Globe, giro del mondo senza scalo e senza assistenza. Il navigatore oceanico, a bordo del suo 60 piedi Prysmian Group, è concentrato al massimo sull’obiettivo di tagliare la linea di partenza della più estrema regata in solitario della storia, a cui solo quattro italiani prima di lui hanno avuto l’onore di partecipare.

Una sfida sportiva e umana ai limiti della resistenza come quella del Vendee Globe, necessita un’ottima preparazione in tutti gli aspetti della performance. Sarà sicuramente un’impresa estrema ma Giancarlo, il suo team e i suoi partner impiegheranno tutte le loro energie per affrontarla nel migliore dei modi. Sono motivati dall’audacia della prova, ma anche e soprattutto dalla volontà di dare la massima visibilità all’ONG internazionale Electriciens sans frontières: un connubio perfetto di energia positiva e impegno sociale, sostenuto quest’anno anche da un nuovo Official Supplier, Lombardini Marine – Kohler.

La ricerca della massima affidabilità del mezzo

Rientrato a fine novembre da Salvador de Bahia, città d’arrivo della Transat Jacques Vabre, Giancarlo ha recuperato il suo IMOCA Prysmian Group a metà gennaio. Il cargo che trasportava la sua « Barchetta », lasciata a malincuore in Brasile, è arrivato in ritardo a causa dei capricci della meteorologia.

«La barca è rientrata a La Base più tardi del previsto. Per questo l’inizio dei lavori in cantiere è stato posticipato rispetto al programma pianificato inizialmente». Lo afferma Giancarlo, che vuole mantenere la data del varo il 18 marzo prossimo: « Faremo del nostro meglio per rispettare le scadenze». Né lui, né il suo team tecnico intendono lesinare sforzi in questo importante anno del Vendee Globe. « Il nostro obiettivo è rendere la barca ancora e sempre più affidabile e sicura. Vogliamo ottenere la manutenzione più accurata possibile revisionando tutto in dettaglio prima del cantiere di questa estate, che sarà l’ultimo prima del Vendee Globe ».

foto cargo dal Brasile per Prysmian Group

La conferma delle ottimizzazioni

Alla continua ricerca di affidabilità e prestazioni migliori, Giancarlo sa quanto siano importanti i lavori in cantiere e la successiva fase di test in navigazione. «Appena sarà varato il 60 piedi, ci lanceremo in numerosi allenamenti in mare, sfruttando ogni occasione possibile per navigare. Abbiamo perso un mese a causa dei ritardi nel trasporto del cargo di ritorno dalla Jacques Vabre. Per questo non possiamo più concederci il lusso di sprecare altro tempo. Il Vendee Globe partirà tra meno di nove mesi, possiamo quasi dire che è domani. Ogni giorno, addirittura ogni ora devono essere ottimizzati al massimo », spiega lo skipper di Prysmian Group. Il quale sa bene che, con l’avvicinarsi della partenza, bisognerà concentrarsi su ogni minimo dettaglio, senza trascurarne nessuno. «Ergonomia e comfort sono anch’essi punti importanti della performance», osserva Giancarlo, sempre attento a non lasciare nulla al caso.

 

Avventure in solitario ma condivise

La preparazione e l’ottimizzazione saranno dunque fasi cruciali di questa stagione per il navigatore e il suo team. Ma lo saranno anche i periodi di regate, che contribuiranno ad implementare la costruzione del progetto fino alla partenza del giro del mondo. The Transat CIC e la New York-Vendée permetteranno a Giancarlo di accumulare miglia per la qualifica al Vendee Globe. E rappresenteranno un’ottima opportunità per continuare a navigare ed allineare l’imbarcazione alle sue necessità.

«Le regate in solitario sono di sicuro momenti importanti e necessari per continuare ad avanzare e progredire tecnicamente». Lo sottolinea Giancarlo che ha, assieme al suo storico sponsor Prysmian Group, il grande obiettivo di vivere questa sfida.

 

Giancarlo Pedote in navigazione

Compagni di viaggio

Prysmian Group accompagna fedelmente lo skipper dal 2007, credendo in lui e nelle sue scelte. Dallo scorso anno, ospita a bordo Electriciens sans frontière, ONG francese presente anche in Italia. Electriciens sans frontière lavora per ridurre le disparità nell’accesso di risorse come elettricità e acqua. In linea con il valore della sostenibilità adottato da Prysmian Group, promuove, attraverso le energie rinnovabili, lo sviluppo economico e sociale delle popolazioni in difficoltà.

«La mia avventura non sarebbe così bella se non fosse condivisa», assicura Giancarlo che oltre al title sponsor e al main sponsor, ricorda tra i suoi sostenitori:

  • lo Sponsor tecnico Helly Hansen, che lo accompagna dal 2012
  • l’Official Supplier Gottifredi Maffioli.

In
uest’anno del Vendee Globe un’altra azienda, Lombardini Marine – Kohler, leader nella produzione di motori da quasi un secolo, condividerà la sfida e i valori di Giancarlo. Nino De Giglio, Sr Manager Brand – Communication, ha commentato questa nuova collaborazione come Official Supplier. «Tutto lo staff di Lombardini Marine – Kohler è onorato di far parte di questa grande avventura. Così come per Giancarlo, anche la nostra filosofia, che poi si riflette sui nostri prodotti, è quella di portare a termine il lavoro. Anche nelle condizioni più difficili. Ci sentiamo in sintonia con le enormi sfide che Giancarlo dovrà affrontare durante questo splendido viaggio; siamo fiduciosi che la nostra tecnologia possa essergli d’aiuto. Proprio come lui, amiamo le grandi sfide e sappiamo che, dietro ogni grande impresa, si nascondono duro lavoro e un impegno quotidiano costante. Faremo tutti il tifo per lui!».

 

foto motore Lombardini Kohler

 

Approfondimenti

Transat Jacques Vabre 2019: il diario

La quattordicesima edizione della Transat Jacques Vabre 2019 è partita il 30 ottobre alle 13:15 dalla Baia di Seine. 59 i team in gara di cui 29 IMOCA, tra i quali Prysmian Group con Giancarlo Pedote e Anthony Marchand in qualità di co-skipper.

Dopo il segnale di via, le imbarcazioni hanno fatto rotta verso Etretat per il passaggio di una boa di disimpegno prima di lanciarsi nelle 4.350 miglia verso Salvador de Bahia, in Brasile. Girata la boa, hanno lasciato l’andatura di bolina per navigare con andature portanti in direzione della punta della Bretagna, accompagnati da un vento che aumenterà progressivamente fino a raggiungere i 25 nodi e più sotto raffica: un’uscita express dal Canale della Manica.

Arrivati in pieno Atlantico li attenderà una situazione metereologica complicata, generata dalla grande depressione situata nel mezzo dell’Atlantico settentrionale. Un sistema stazionario che rallenterà le andature delle imbarcazioni, rischiando di spingerle a prendere rotte differenti che spaccheranno la flotta. Per quanto lo riguarda, il duo italo-francese, ha già le idee chiare in merito alla sua tattica di regata. Con in mente un primo obiettivo: finire la gara con una barca in buone condizioni e guadagnare miglia ed esperienza per il Vendee Globe.

La situazione meteorologica

« Ogni Transat è diversa dalle altre»aveva commentato Giancarlo Pedote pochi giorni fa, parlando delle sue passate partecipazioni alla Transat Jacques Vabre. È un dato di fatto e l’attuale situazione meteorologica, un po’ insolita nell’Atlantico settentrionale, ne è la prova. « Di solitoin questa stagione varie perturbazioni attraversano l’Atlantico, generando il passaggio di fronti che permettono agli skipper di navigare inizialmente verso Ovest e poi verso Sud. Quest’anno la grande depressione è stazionaria e costituisce una vera situazione di blocco »spiega Richard Silvani di Météo France.
Lo skipper di Prysmian Group e il suo co-skipper, Anthony Marchand, sono partiti ben consapevoli delle conseguenze che questa situazione potrà avere sulle rotte che verranno scelte dalla flotta.

« Siamo rimasti molto concentrati sui file meteo. Ogni nuovo modello è stato studiato nei minimi dettagli al fine di poter visualizzare mentalmente ogni fase del percorso, e mantenere sempre il giusto ritmo», ha commentato Giancarlo prima di lasciate il porto di Le Havre.

« La situazione non è ancora ben definita, anche se ne cogliamo la portata a grandi linee. Di positivo c’è che le prime 24 ore della gara si preannunciano in condizioni buone per uscire dalla Manica, anche se ci ritroveremo con il vento controcorrente al livello di Cotentin e Raz Blanchard. Questo probabilmente ci costringerà a passare vicino agli scogli, quasi in modalità Figaro, anche se con un IMOCA dobbiamo ovviamente essere un più attenti, visto il pescaggio della barca (4,5 metri, ndr.). Avvicinandoci alla punta della Bretagna il vento continuerà a rafforzarsi; poi dovremo affrontare due depressioni, una di seguito all’altra. Questa sarà una fase importante perché dovremo fare delle scelte, e al momento differenti routages indicano soluzioni molto diverse tra loro », spiega Anthony riferendosi alle possibilità di andare verso Sud e di superare il sistema depressionario passando verso Ovest.

Fare il proprio gioco

Vedremo la flotta dividersi? Ci saranno alcuni team che prenderanno il rischio di allungare significativamente il percorso per approfittare dei venti più forti? Pur non escludendo alcuna opzione, Giancarlo non vuole correre rischi irragionevoli.

« Per noi gli obiettivi di questa Transat sono: riuscire a condurre la barca al 100% delle sue polari (il 100% del suo potenziale, ndr.); navigare sempre con le vele giuste; fare le rotte giuste; finire con la barca in buone condizioni», ha dichiarato lo skipper italiano, che non vuole fissare obiettivi precisi in termini di risultati. « Ci sono cinque nuove barche che, a seconda delle condizioni, potranno navigare tra i 3 e i 5 nodi più velocemente della nostra. Sappiamo fin dall’inizio che ci saranno due o anche tre differenti gare in questa regata. Cercheremo di fare del nostro meglio con l’imbarcazione che abbiamo, senza perdere di vista il fatto che questa Jacques Vabre è un evento che conta per la qualificazione al Vendèe Globe », ha concluso Giancarlo, il cui spirito di competizione non è in dubbio.

« Parto con lo stesso spirito che avevo prima della Bermudes 1000 Race (che ebbe luogo lo scorso maggio e lo vide arrivare terzo. ndr) e che ho prima di tutte le gare a cui partecipo. Ovviamente voglio dare un senso a questa esperienza e continuare ad andare avanti», ha aggiunto Giancarlo che, secondo gli ultimi calcoli, dovrebbe impiegare tra i 14 e i 15 giorni per arrivare a Salvador Bahia.

 

Martedì 12 novembre, alle 4:41 (ora italiana), Giancarlo Pedote e Anthony Marchand hanno tagliato il traguardo della 14a edizione della Transat Jacques Vabre Normandy Le Havre, completando le 4.350 miglia del percorso in 17a posizione sull’IMOCA Prysmian Group.

Si tratta di un risultato che non corrisponde né alle loro aspettative, né al loro potenziale, ma i due co-skipper di Prysmian Group, audaci nella scelta di un’opzione occidentale purtroppo non pagante, hanno dimostrato la loro perseveranza continuando a regatare con immutato spirito di competitività per quasi metà gara senza un foil e con un timone danneggiato a causa di una collisione con un oggetto non identificato vicino a Capo Verde.
Sebbene il risultato in classifica non sia quello che speravano, è stata una straordinaria esperienza di apprendimento, soprattutto per Giancarlo che non solo ha accumulato miglia preziose in vista della sua qualifica per il Vendee Globe, ma ha potuto conoscere la sua barca in maniera determinante.

I commenti

«Arrivare a Salvador de Bahia è ovviamente un sollievo.  L’opzione Ovest che abbiamo scelto, come hanno fatto altre quattro barche, si è rivelata estenuante sia per la barca sia per noi stessi, perché abbiamo fatto molte più miglia e in condizioni difficili di vento e mare. Una scelta che alla fine non ha pagato.  Sapevamo fin dall’inizio che stavamo prendendo la strada più complicata, ma si trattava di una scelta ponderata, fatta in accordo con il nostro meteorologo l’ultima sera prima di lasciare Le Havre. Abbiamo seguito il nostro piano iniziale, tranne per il fatto che il fenomeno meteorologico che ci aspettavamo non si è verificato. Ovviamente, è stata una grande delusione», ha commentato Giancarlo, che ha causa di questa opzione ha perso oltre 400 miglia dalla testa della flotta, ma che non ha mai perso occasione per cercare di rimontare in classifica.

Le speranze si sono affievolite alla latitudine di Capo Verde, poco dopo metà regata: «Mentre ci trovavamo al 13° N navigando ad una media di oltre 15 nodi negli alisei, felici di averli finalmente agganciati, abbiamo sentito un grande “bam”. La barca si è fermata improvvisamente. In quel momento, eravamo entrambi all’interno della barca, concentrati al tavolo da carteggio. Quando Siamo usciti, abbiamo visto che il foil di dritta era rotto e il timone sullo stesso lato era danneggiato. È stato un momento difficile», ha ammesso Giancarlo che, dopo aver effettuato i controlli tecnici necessari, ha ritenuto assieme al suo team a terra di poter continuare la navigazione.

Esperienza ricca, a tutti i livelli

«Da quel momento in poi, la gara non è stata più la stessa. Tutta la seconda metà della regata si deve fare mura a sinistra, e senza il foil di dritta sapevamo di trovarci “con la scarpa sbagliata”.  È destino, qualcosa che non puoi controllare. Abbiamo continuato la nostra corsa in modalità ‘rallentata’ e questo spiega perché la nostra velocità fosse inferiore a quella dei nostri avversari», ha detto Giancarlo che, come Anthony, ha combattuto fino alla fine per far avanzare al meglio la sua imbarcazione. «Abbiamo provato una moltitudine di configurazioni diverse: ballast pieni, vuoti o pieni a metà, chiglia più o meno inclinata … », ha confessato lo skipper italiano che durante questa Transat Jacques Vabre ha mostrato determinazione e capacità di reazione, valori condivisi da Prysmian Group, Electriciens sans frontières e dallo spirito #4PEOPLE.

«Nelle regate offshore, è così. Puoi passare dall’euforia alla tristezza in una frazione di secondo, ma devi sapere come combattere e reagire per andare avanti. Certo, in termini di prestazioni un diciassettesimo posto non è quello che stavamo cercando, e non è così facile da accettare. Ma quello che voglio ricordare di questa gara, è l’esperienza, un’esperienza che ha molti aspetti positivi. Non rimpiango la nostra opzione a Ovest, perché mi ha permesso di affrontare condizioni difficili per un lungo periodo e l’IMOCA è una classe nella quale si progredisce con l’esperienza. Ho imparato molto e sono stato in grado di definire diversi punti di miglioramento in vista del Vendée Globe», ha aggiunto Giancarlo con lo sguardo già rivolto verso il 2020.

Il commento del co-skipper

Anthony Marchand, co-skipper di Prysmian Group: «La gara è stata un po’ più lunga del previsto, ma umanamente è stata molto gratificante. Con Giancarlo siamo andati davvero d’accordo, nonostante tutte queste vicissitudini. È stata una bellissima esperienza. Io e soprattutto lui, abbiamo imparato molto sulla barca. Ha anche accumulato miglia preziose per la sua qualifica al Vendee Globe.  È certo che il 17° posto non è quello che speravamo di fare, ma è così. La nostra opzione a Ovest avrebbe potuto essere un bel colpo ma mentre avanzavamo, la porta si è chiusa. Molto presto ci siamo trovati bloccati e ci siamo ‘chiusi’ per una settimana. Ci siamo ritrovati con stivali e cerata mentre i ragazzi a sud erano in pantaloncini corti e maglietta, negli alisei. È stato molto difficile mentalmente, ma siamo rimasti uniti e non abbiamo mai lasciato andare».

Il commento di Prysmian Group

Francesco Zecchi, Direttore Marketing Prysmian Group Europa Regione Sud: «La scelta tattica di Giancarlo e Anthony di portarsi a Ovest per cercare di prendere il fronte prima degli altri si basava su previsioni meteo studiate da tempo e, come ben sapevano, non era priva di rischi. Una scelta coraggiosa che sottolinea lo spirito competitivo di Prysmian Group. Nonostante le condizioni meteo non abbiano premiato questa scelta, Giancarlo e Anthony sono riusciti a recuperare la buona traiettoria sapendo sfruttare efficacemente gli alisei. Siamo molto orgogliosi di questa prova, dove Giancarlo e Anthony sono riusciti a superare diversi momenti critici, come per esempio l’impatto inaspettato con un ofni. Quest’episodio ha provocato diverse avarie fra cui soprattutto l’impossibilità di utilizzare il foil di dritta impedendo di far andare la barca al massimo delle sue potenzialità.

Sapere fare scelte coraggiose e superare momenti di difficoltà rappresentano pienamente lo spirito di Prysmian Group e lo spirito #4PEOPLE che vogliamo trasmettere con questo progetto: valore, reazione e determinazione».

 

Leggi l’articolo sulla partenza della Transat Jacques Vabre: Partita la Transat Jacques Vabre 2019

Visita il sito del progetto di Giancarlo e Prysmian Group: www.prysmianoceanracing.com

Foto: © LIOT Jean-Marie