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IL MIO PROGETTO SPORTIVO

© Christophe Breschi

Cosa è il Vendée Globe?

Il giro del mondo in solitario, senza assistenza e senza scalo. L’Everest dei mari. 

Viene spesso definito così. 

Sfida, impresa, sogno… un viaggio di oltre due mesi che porta a esplorare i confini del mare e le profondità dell’anima… 

Unica al mondo, questa regata si è svolta per la prima volta nel 1989. Quell’anno, il 26 novembre, le prime 13 barche partecipanti si incontrarono a Les Sables d’Olonne. Solo sette tornarono in porto. Il resto dovette ritirarsi.

Da quella prima edizione, ne sono passate altre otto: ognuna è un’incredibile storia da raccontare.

La mia storia con il Vendée Globe è iniziata l’8 novembre 2020 e ho cercato di raccontarla al meglio perché ció che sicuramente ho capito è che il Vendée Globe è una regata in solitario che va vissuta tutti insieme.

Insieme a me, in tutti gli oceani del mondo c’erano la mia famiglia, i miei sponsor, il
mio team e tutti coloro che hanno seguito da casa la mia navigazione e mi hanno
sostenuto con i loro messaggi.

Tutti gli Oceani del mondo e i tre grandi Capi

Il viaggio inizia da Les Sables d’Olonne (in Francia) e continua scendendo dal continente europeo in direzione sud-est fino al Capo di Buona Speranza, 35º latitudine sud, alla fine del continente africano. Passa in seguito dall’Oceano Atlantico all’Oceano Indiano e lo attraversa completamente. Il secondo passaggio è Capo Leeuwin, situato alla 34º latitudine sud sul limite meridionale dell’Australia, dove inizia l’Oceano Pacifico. Dopo molti giorni di navigazione si raggiunge Capo Horn, dove gli oceani del Pacifico e dell’Atlantico si scontrano brutalmente, formando grandi onde anomale avvolte da forti venti.

Percorso del Vendée Globe

Chi partecipa sa che il percorso è pericoloso e che molte sono le componenti in gioco: la meteorologia, la resistenza fisica e quella mentale, l’esperienza e le conoscenze accumulate, la capacità di affrontare l’imprevisto. E qualcosa in più.

L’arrivo

Sono tornato a terra nuovamente a Les Sables d’Olonne dopo 80 giorni, il 28 gennaio 2021 in ottava posizione, a 19 ore dal primo.
Adesso il Vendée Globe fa parte di me, perché più che in tutte le altre regate, in questa ci si entra dentro e ti entra dentro.

Ti entra dentro attraverso il rumore (che sia quello dei Quaranta Ruggenti, quello dei Cinquanta Urlanti, quello della vela che sbatte senza vento…), attraverso il caldo dell’Equatore e il freddo del Grande Sud, attraverso l’umidità della pioggia, delle onde, dell’aria.

Il futuro

La prima volta è esplorazione, è un salto nell’ignoto. Adesso sto lavorando per poter partecipare un’altra volta a questa splendida regata e per solcare di nuovo tutti gli oceani del mondo con più esperienza e competitività e per raccontare una nuova storia: quella del Vendée Globe 2024/25. Per poterlo fare devo superare varie prove, qualificarmi ed eventualmente essere selezionato, attraverso la partecipazione alle regate previste per quest’anno.

© Christophe Breschi
© Christophe Breschi

Sto lavorando per solcare di nuovo gli oceani del mondo con maggiori esperienza e competitività e per raccontare una nuova storia.