Diario – Vendée Globe 2024

Vendée Globe 2024/25 – La partenza

È ufficialmente iniziata la grande avventura del Vendée Globe 2024 e, a poche ore dal via, Giancarlo vuole dimostrare ancora una volta la sua capacità di trasformare le emozioni in una leva per il raggiungimento dell’obiettivo finale.

Domenica 10 novembre, alle ore 13:02, il presidente del Vendée Globe, Alain Leboeuf, ha dato il via alla decima edizione del giro del mondo in solitario, senza scalo né assistenza. Un viaggio epico di oltre 24.296 miglia nautiche – 44.996,2 chilometri in rotta ortodromica – che attraversa i tre grandi capi: Buona Speranza, Leeuwin e Horn. Raramente si è vista una partenza con pochissimo vento come quella di ieri.
Intervistato sul pontile, prima della partenza, Giancarlo ha rivelato le sue emozioni: « Il mio sentimento è quello di una grande contentezza: ho condiviso questo progetto con un team di ragazzi fantastici. È una grande emozione: quattro anni di lavoro più tutti gli anni precedenti che impiegato per poter arrivare a preparare un Vendée Globe, un lavoro che per me è stato più che ventennale. Ho sempre sognato di essere uno sportivo, fin da bambino, e oggi vedo realizzato il mio sogno e non posso che essere felice Ora, però, sono in modalità regata e devo dare tutto me stesso », ha aggiunto lo skipper di Prysmian.Un nuovo inizio, con determinazione
La partenza è avvenuta in condizioni di vento leggero (tra i 5 e i 7 nodi) su mare piatto, un contesto raro per le imbarcazioni IMOCA che permetterà a Giancarlo di mettere in gioco la sua esperienza e il suo spirito mediterraneo. « Vado avanti concentrato: nelle condizioni di mare calmo e poco vento non bisogno comunque perdere la guardia e diventa necessario ancora più curare le regolazioni e le traiettorie » ha dichiarato dimostrando la sua determinazione a ottenere il massimo dal suo IMOCA, nonostante non sia un modello di ultima generazione.Il vento aumenterà gradualmente
La situazione dovrebbe cambiare gradualmente. Il vento sarà inizialmente da ovest, poi da sud con diversi cambi che obbligheranno la flotta a moltiplicare le strambate nel Golfo di Biscaglia. Questo dovrebbe generare un “allungamento” della flotta che dovrebbe iniziare a passare Capo Finisterre, a nord-ovest della Spagna, oggi nel pomeriggio. Il vento sarà più forte, intorno ai venti nodi, e il moto ondoso sarà frontale (1,5 m), rendendo più difficile avanzare. Le condizioni saranno un po’ più difficili per chi resta indietro, con raffiche previste di oltre 40 nodi.
A 20 ore dalla partenza, Giancarlo, contattato dal team, ha detto che la prima notte non è stata semplice per il traffico marittimo, tra la vicinanza dei concorrenti e i pescherecci.Un sogno che si rinnova
«Essere qui per la seconda volta è una fortuna immensa. Voglio vivere questa esperienza al massimo», ha affermato Giancarlo.
Il Vendée Globe è iniziato e Giancarlo, con il sostegno del suo team e dei suoi sponsor, si appresta ad affrontare questa sfida monumentale con la stessa passione e determinazione che lo hanno già reso un esempio di eccellenza nella vela internazionale.
Giancarlo al passaggio del canale de LES SABLES D’OLONNE. Photo @Polaryse

 

I primi giorni

I primi giorni del Vendée Globe 2024 sono stati impegnativi, con condizioni meteo difficili che sono andate da zero vento a tanto vento; condizioni che hanno messo alla prova sia me, sia la mia imbarcazione, Prysmian. 

Il passaggio del canale di Les Sables d’Olonne è stato estremamente emozionante, ed è un ricordo indelebile che sono riuscito a incasellare dentro di me per lasciare spazio alla “modalité regata” focus.

Oggi ho navigato lungo la costa occidentale del Portogallo, dove i venti da nord-est sono particolarmente intensi. Per gestire al meglio queste condizioni, ho mantenuto una rotta più vicina alla costa, dove i venti sono meno forti e il mare è più calmo, facilitando la navigazione.

Nei prossimi giorni, continuerò a monitorare attentamente le condizioni meteo, adattando la mia strategia per garantire sicurezza ed efficienza. Il mio obiettivo rimane quello di completare al meglio delle mie possibilità questo incredibile viaggio intorno al mondo, condividendolo con tutti coloro che mi sostengono.

Grazie per il vostro continuo supporto. Ogni messaggio e pensiero positivo mi dà la forza per affrontare le sfide che l’oceano presenta.

 

RACE, NOVEMBER 12, 2024 : Photo sent from the boat Prysmian during the Vendee Globe sailing race on November 12, 2024. (Photo by skipper Giancarlo Pedote)

 

15/16 novembre: in testa alla flotta

Se Giancarlo all’inizio della regata aveva scelto di mantenere un’andatura protettiva per l’imbarcazione, in particolare nella forte burrasca che ha colto lui e i suoi avversari al largo di Capo Finisterre, venerdì 15 novembre è riuscito sfruttare la variabilità dell’ampia zona di calma che sta attualmente bloccando le imbarcazioni, trovando un passaggio che lo ha portato in testa alla flotta. Pur soddisfatto di questa rimonta, il fiorentino rimane centrato e oggettivo di fronte a una situazione atipica e incerta.

Nelle ultime 24 ore, l’obiettivo è stato quello di far avanzare la barca, cosa non facile in una situazione meteo così instabile”, ha spiegato Giancarlo. “La situazione generale è complessa. Un grossa depressione di 998 ettopascal si trova a nord dell’arcipelago di Madeira e sta interrompendo completamente l’anticiclone delle Azzorre e il regime degli alisei. Ora è la protagonista principale in questa parte dell’Atlantico e sta stravolgendo completamente le cose”, ha spiegato lo skipper di Prysmian. In questo contesto non è facile tracciare la rotta che, contro ogni logica, a volte è determinata dalle nuvole. “I ragazzi del gruppo di testa si sono trovati costretti a dirigersi verso ovest, a volte addirittura verso nord-ovest, nonostante fino a quel momento la loro traiettoria fosse stata quasi perfetta”, spiega il velista italiano, che ha potuto approfittare di un piccolo corridoio di vento, un po’ più a est.

Guadagnare terreno a sud e a ovest
Dopo un inizio di regata in cui ho navigato “da buon marinaio” per non ritrovarmi a Capo Finisterre con la barca piegata in due, ho passato pochissimo tempo all’interno della barca e sto regatando a tutta velocità. Ieri ho colto l’opportunità di massimizzare i miei guadagni a sud, ma resto lucido perché prima o poi si intaserà un po’ dappertutto e il flusso potrebbe tornare da ovest”, osserva il velista che cerca di riagganciare il più velocemente possibile il vento, tenendo comunque d’occhio l’audace opzione di Jean Le Cam, chiaramente deciso a smentire tutte le statistiche e i pronostici. “La sua è una scelta interessante. Dopo aver doppiato Madeira, ho pensato anch’io di prendere quella rotta. Tuttavia, c’è un problema: l’ingresso nei Doldrum”, spiega Giancarlo, che vede chiaramente la salvezza di questa regata a ovest, anche se con alcune incognite.

Slalom gigante tra le buche del vento
Ci sono molte zone senza vento e non siamo immuni da sorprese. Quando è così complicato, è difficile fare delle buoni previsioni. Tuttavia, è necessario investire nella speranza che la scelta fatta possa dare i suoi frutti”, sottolinea lo skipper, che da ieri sera naviga nelle posizioni di testa alla flotta con una classifica basata sulle miglia restanti che ieri sera lo dava primo e da questa notte secondo. “Il flusso d’aria da nord-ovest con cui abbiamo a che fare al momento è un po’ complesso e non ci rende la vita facile. Nelle prossime ore rimarrà leggero, con alcune zone veramente calme. Per evitarle occorre velocità, ma al momento nessuno ne ha! In realtà, non c’è molto da fare in attesa che gli alisei, che di solito ci accompagnano a queste latitudini, tornino a crescere. Continuo a fare il mio lavoro al meglio e a sfruttare la possibilità di trovare un piccolo corridoio di vento interessante”, conclude Giancarlo.

 

RACE, NOVEMBER 15, 2024 : Photo sent from the boat Prysmian during the Vendee Globe sailing race on November 15, 2024. (Photo by skipper Giancarlo Pedote)

 

I primi 10 giorni del Vendée Globe: un’altalena di emozioni vissute con il team

Questi primi 10 giorni di regata sono stati un viaggio intenso, fatto di emozioni forti, sfide e momenti di riflessione. Partecipare al Vendée Globe significa vivere in un flusso continuo, dove alti e bassi si alternano senza preavviso. Ma una cosa è certa: ogni istante, ogni decisione, ogni problema viene affrontato insieme alla mia squadra, anche se fisicamente siamo separati da migliaia di chilometri.

Uno degli episodi che ha segnato questi primi giorni è stata la rottura della vela di prua. Un problema complesso, che avrebbe potuto mettere a rischio l’intera regata. Riparare una vela così grande, da solo, in mezzo all’oceano, non è facile. Sono state necessarie 14 ore di lavoro ininterrotto, rese possibili solo grazie all’aiuto fondamentale del mio team a terra. Il boat captain e i velai mi hanno fornito supporto tecnico e morale, trovando soluzioni rapide ed efficaci per risolvere il problema. Questo episodio mi ha ricordato ancora una volta quanto sia prezioso il lavoro di squadra. Non importa dove si trovino fisicamente i membri del team: il loro contributo è sempre essenziale.

Ci sono stati anche momenti di pura gioia, come quando, grazie a una scelta strategica, sono stato in testa alla regata per 12 ore. È stato un momento straordinario, una conferma che la rotta scelta — navigare verso est — era quella giusta. Ma anche in quell’istante di soddisfazione, la mia mente era con il team. Ogni successo è il risultato di uno sforzo collettivo, di una sinergia che coinvolge tutti, sia chi è a bordo, sia chi lavora dietro le quinte.

Questa regata, come la vita aziendale, è un continuo gioco di squadra. Si vince e si perde insieme, e ogni contributo è essenziale, specialmente nei momenti più difficili. La barca è una perfetta metafora aziendale: ogni componente deve funzionare in armonia per permettere al sistema di performare nel migliore dei modi. 

Le ultime 24 ore sono state un po’ difficili perché sono rimasto bloccato in una zona senza vento e in presenza di alcune nuvole che influenzano modificando, le previsioni. Il vento si fermava, tornava, si spostava a sinistra, a destra… folle e imprevedibile.

ieri sera ero riuscito a agganciare l’aliseo e la barca per un certo momento si è mossa veloce verso sud. Ma nonostante le previsioni sembrassero buone, ideali per raggiungere il Pot-au-Noir con venti che dovevano gradatamente posizionarsi a est, tutto è cambiato.

Stamani i modelli danno ancora sulla mia zona venti da 50/60° e in realtà soffiano a 20°: uno scarto irreale che mi blocca e mi costringe ad andature che non vorrei.

Vedremo nei prossimi giorni come evolverà il Pot-au-Noir, ma per ora devo solo cercare di restare calmo e asettico.

RACE, NOVEMBER 19, 2024 : Photo sent from the boat Prysmian during the Vendee Globe sailing race on November 19, 2024. (Photo by skipper Giancarlo Pedote)

 

Tra sfide e bonaccia, verso l’emisfero sud

Mi trovo vicino all’equatore, con la mia Prysmian impegnata in questa straordinaria avventura. Ogni giorno è un test di forza fisica, mentale ed emotiva. E l’ultima settimana, in particolare, non ha fatto eccezione.

La settimana appena trascorsa è stata segnata da una situazione che ogni velista teme: la bonaccia. Attraversare aree di vento debole, non previste dai modelli meteorologici, è sempre frustrante. Per ore, anzi giorni, ho visto Prysmian quasi immobilizzata o obbligata a muoversi in andature che non avrei voluto, con il vento che sembrava aver deciso di prendermi in giro. Ogni regata ha i suoi momenti no, ma questo mi ha colto di sorpresa, facendomi perdere molte posizioni preziose. A volte gli strumenti che abbiamo a disposizione tradiscono la nostra fiducia e quando i modelli indicano la presenza di un vento a 50° e te lo ritrovi a 25, è dura da accettare. E diventa necessario reagire. Anche quando il vento è fermo, la determinazione deve restare in movimento.

Durante questa fase complessa, non sono mancati i problemi tecnici. Ho dovuto riparar una vela che aveva ceduto a Cap Finisterre. È stato un lavoro lungo e faticoso, una manovra che ha richiesto 14 ore di energie fisiche e concentrazione mentale, ma era indispensabile. Avere una barca al massimo delle sue prestazioni è essenziale per affrontare le migliaia di miglia che mi aspettano.

Come se la settimana non fosse stata già abbastanza impegnativa, ieri ho dovuto sostituire uno dei tre anemometri che ho in testa d’albero, salendo a circa 30 metri di altezza, sotto un sole cocente.

Sospeso tra cielo e mare, con le onde che muovono la barca e il sole che ti fa bollire la pelle protetta dalla cerata e dagli stivali (obbligatori in queste operazioni), tutto sembra amplificato. Ma in quei momenti non c’è spazio per i dubbi. Devi agire, concentrarti sull’obiettivo e fidarti del tuo corpo e della tua attrezzatura. Non lo rifarei volentieri, ma so che era necessario per avere una barca performante. E quando è necessario, non si discute: si fa.

Adesso Prysmian vola verso l’equatore con un vento favorevole che finalmente soffia nelle vele. Attraversare la latitudine 0 è sempre un momento speciale in una regata come il Vendée Globe. È una sorta di traguardo simbolico, che segna il passaggio a una nuova fase dell’avventura. Il mio obiettivo è quello di entrare presto nell’emisfero sud, dove mi aspettano altri venti e altre sfide. Ma questo fa parte del gioco. Ogni giorno è una nuova opportunità per imparare, crescere e dare il massimo.

 

L’emisfero sud

Siamo nell’emisfero sud… la nostra opzione a est purtroppo si è rivelata errata, contraria a tutte le previsioni. Ci siamo trovati a perdere tutto il gruppo, che adesso è entrato in un sistema meteo diverso dal nostro. 

Adesso l’unica speranza è che ci sia un’altra bolla anticiclonica davanti che ci permetta di ritornare, che è quello che è successo nella prima parte della regata, quando il vento si è fermato per noi e tutti coloro che erano dietro hanno recuperato.

A volte mi sembra di vivere una punizione, ma questa è la vela. Bisogna solo restare calmi e sperare che ci sia data una nuova occasione. Intanto penso a fare bene nel nostro gruppo.

RACE, NOVEMBER 23, 2024 : Photo sent from the boat Prysmian during the Vendee Globe sailing race on November 23, 2024. (Photo by skipper Giancarlo Pedote)
Equator

 

 

Navigare tra le scelte

È dicembre. La situazione attuale della regata rappresenta uno di quei momenti cruciali in cui la strategia e l’adattamento alle condizioni diventano fondamentali. Al Vendée Globe, ogni scelta conta, e ogni piccola decisione può fare la differenza tra guadagnare terreno o perderlo.

Al momento, ci troviamo con una bassa pressione alle spalle, un vantaggio che sto cercando di sfruttare al massimo. Questo tipo di configurazione meteorologica permette di sviluppare velocità elevate, specialmente per le barche foil come la mia. I foil ci consentono di sollevare parte dello scafo fuori dall’acqua, riducendo la resistenza e aumentando l’efficienza complessiva della barca. Tuttavia, la posizione in regata non si basa solo sulla velocità pura, ma su una combinazione di elementi: la capacità di leggere le condizioni meteorologiche, scegliere la rotta migliore e sfruttare al massimo l’attrezzatura a disposizione.

La mia scelta di portarmi più a sud è stata dettata proprio dalla necessità di trovare un vento più stabile e intenso. Questo potrebbe compensare il fatto che i foil funzionano meglio con un angolo più aperto rispetto a barche senza foil, come quelle dotate di daggerboard che stanno scegliendo una posizione più a nord. L’obiettivo è massimizzare le prestazioni nel breve periodo e, al tempo stesso, posizionarmi strategicamente per il prossimo sistema meteorologico.

Il gruppo di barche davanti a me rappresenta un punto chiave nella mia regata. Restare nello stesso sistema meteorologico di quei concorrenti è fondamentale per mantenere aperte le opportunità di recupero. Se le condizioni cambiano drasticamente e ci troviamo in sistemi diversi, il distacco potrebbe diventare difficile da colmare.

Il fatto di avere davanti skipper come Louis Burton e gli altri rappresenta una motivazione in più. Louis, in particolare, è un regatante straordinario: la sua abilità e la sua esperienza fanno sì che ogni errore venga capitalizzato a suo favore. Sapere che devo competere contro marinai di questo calibro mi spinge a dare il massimo e a non lasciare nulla al caso.

Una delle grandi differenze tra questa edizione del Vendée Globe e quelle passate è l’evoluzione tecnologica. Le barche foil stanno ridefinendo il modo di navigare e competere in solitario. La velocità che possiamo raggiungere è impressionante, ma richiede anche una grande precisione nel controllo e un’attenzione costante alle sollecitazioni che subisce la barca. È una navigazione più veloce, sì, ma anche più esigente fisicamente e mentalmente. Ogni rumore, ogni vibrazione deve essere interpretata immediatamente per evitare danni e ottimizzare le prestazioni.

In questo momento, la sfida più grande è bilanciare velocità e sicurezza, specialmente mentre ci avviciniamo al Grande Sud. Qui, il mare diventa più aggressivo, le onde più alte e il freddo più intenso. È una danza costante tra spingere la barca al massimo e preservarla per il resto della regata.

Superare il Capo di Buona Speranza rappresenta una pietra miliare nella regata. È il punto in cui entriamo nel Grande Sud, un territorio tanto affascinante quanto spietato. Le condizioni qui non perdonano errori: venti forti, onde gigantesche e temperature che mettono alla prova non solo la barca, ma anche il corpo e la mente dello skipper.

La strategia prima di affrontare questa zona è cruciale. Ogni elemento deve essere verificato: le vele, i sistemi di bordo, l’energia a disposizione. Inoltre, devo considerare il pericolo rappresentato dagli oggetti galleggianti, come i container non visibili ai radar, che in queste acque remote possono diventare una seria minaccia. È una realtà con cui dobbiamo fare i conti e che richiede massima attenzione.

Mentre continuo la mia rotta, il mio pensiero è costantemente rivolto al passo successivo: come posizionarmi, come guadagnare terreno, come affrontare le sfide del Grande Sud. Ogni giorno al Vendée Globe è un nuovo inizio, una nuova opportunità per imparare qualcosa di più su me stesso, sulla mia barca e sull’oceano. È una sfida che accetto con entusiasmo e rispetto, sapendo che ogni miglio percorso mi avvicina non solo al traguardo, ma a una comprensione più profonda del mio ruolo in questa avventura.

RACE, NOVEMBER 29, 2024 : Photo sent from the boat Prysmian during the Vendee Globe sailing race on November 29, 2024. (Photo by skipper Giancarlo Pedote)

 

Passaggio di Capo di Buona Speranza

Giovedì 5 dicembre, alle 11.24 ho attraversato la longitudine del Capo di Buona Speranza e qualche ora dopo quella di Capo Agulhas, che segna il passaggio dall’Oceano Atlantico all’Oceano Indiano. Pochi festeggiamenti: la concentrazione è tutta sulle condizioni che devo affrontare, qui tra i vari gorghi della corrente di Agulhas. Con venti tra i 30 e i 40 nodi e uno stato del mare complesso sto cercando di tenere il passo con la frequenza della mareggiata, altrimenti inizia a surfare e si schianta. Sto osservando attentamente le carte nautiche, ma il mare è così disorganizzato che mi sembra di fare una traversata in 4×4. Devo cercare di controllare il più possibile la velocità per evitare soste a buffet. Navigare a 25 nodi per colpire un muro non serve a molto. Bisogna accettarlo. 

Non ha senso andare a tutto gas in alcuni momenti e a dieci nodi in altri, con il rischio di rompere tutto. Sto lavorando sodo per trovare le regolazioni che mi permettano di mantenere una velocità costante. Regolo costantemente le scotte della randa e della vela di prua. La mia attenzione è rivolta anche al nuovo, fortissimo sistema di bassa pressione in arrivo. Questi sistemi successivi sono ciò che si verifica nell’Oceano del Sud. Si spera sempre di fare il giro del mondo con 15 nodi di vento, ma non è così!

Inizio a essere stanco dopo 27 giorni di regata. Sto bene e anche la barca, ma non mi sveglio più così facilmente come prima, quando la sveglia suona quando faccio i miei pisolini. È la prova che il mio corpo ha bisogno di riposo.

RACE, NOVEMBER 13, 2024 : Photo sent from the boat Prysmian during the Vendee Globe sailing race on November 13, 2024. (Photo by skipper Giancarlo Pedote)

 

A poche ore dalla partenza del Vendée Globe 2024

A poche ore alla partenza del Vendée Globe 2024-2025, il giro del mondo in solitario, senza scalo e senza assistenza, Giancarlo, unico velista italiano in gara, è pronto a navigare nuovamente verso l’ignoto a bordo dell’IMOCA Prysmian. Domenica 10 novembre parte l’avventura che vedrà protagonisti 40 navigatori provenienti da tutto il mondo. Dopo mesi di preparazione intensa e accurata, la squadra tecnica di Pedote si avvicina a questo momento cruciale con grande concentrazione e determinazione.

Alla sua seconda partecipazione nella competizione più dura della vela oceanica, Giancarlo porterà ancora una volta i colori dell’Italia e del suo storico partner Prysmian. Già ottavo classificato nella scorsa edizione, Giancarlo si appresta a intraprendere una sfida che non è solo sportiva, ma anche profondamente personale e umana.

“A poche ore dalla partenza della Vendée Globe, le emozioni sono intense e contrastanti,” racconta Giancarlo Pedote. “Da un lato c’è l’adrenalina e la voglia di tornare a sfidare il mare aperto, dall’altro la consapevolezza che ogni miglio percorso sarà una prova per me, come navigatore e come uomo. Vivere questo momento significa staccarsi da tutto, dalle proprie abitudini, dagli affetti più cari, e fare i conti con sé stessi e con il mare, in un viaggio che dura diversi mesi e che ti mette a nudo in ogni senso. È una prova fisica e mentale, ma anche emotiva: essere lontano dalla mia famiglia, da mia moglie e dai miei figli, è la parte più difficile. Ma loro sono sempre con me, in ogni pensiero, e sono la mia forza quando le cose si fanno dure. In mare si è soli, ma al tempo stesso mai veramente soli.”

Prysmian, un IMOCA affidabile e competitivo, è stato sottoposto a importanti lavori di ottimizzazione per questa edizione del Vendée Globe. Con modifiche strutturali che migliorano la stabilità, la velocità e la sicurezza della barca, il team tecnico ha lavorato fianco a fianco con Giancarlo per garantire che ogni dettaglio fosse perfezionato per affrontare al meglio questa sfida titanica. Il connubio tra uomo e tecnologia è ciò che rende possibile affrontare le condizioni estreme degli oceani, e l’imbarcazione è pronta a dimostrare ancora una volta il proprio valore.

“Mancano poche ore alla partenza di una sfida straordinaria, e siamo orgogliosi di essere al fianco di Giancarlo Pedote in questo percorso epico,” dichiara Cristina Bifulco, Chief Investor Relations, Sustainability and Communication Officer. “Il Vendée Globe non è solo una competizione sportiva, ma un simbolo di resilienza, determinazione e capacità di superare i propri limiti. Giancarlo rappresenta alla perfezione questi valori, così come il nostro impegno verso l’innovazione e la sostenibilità. Questa regata è per noi l’occasione di testimoniare come tecnologia e spirito umano possano collaborare per raggiungere obiettivi ambiziosi. Sostenerlo significa celebrare l’eccellenza e la passione per le sfide impossibili.”

Con lo sguardo rivolto verso l’oceano, Giancarlo e Prysmian si preparano a vivere una nuova ed entusiasmante avventura in questa edizione della Vendée Globe. Il conto alla rovescia è quasi giunto al termine e presto il grande mare sarà il loro palcoscenico. In un viaggio che metterà alla prova il coraggio, l’abilità e la resistenza, Giancarlo si spingerà oltre i confini della navigazione oceanica e delle proprie capacità, per onorare il sogno di ogni velista: completare il giro del mondo in solitaria.

 

Insieme a loro, come sempre gli sponsor tecnici, aziende che credono in questo progetto:

Caro Giancarlo, con l’avvicinarsi del Vendée Globe, a nome di Helly Hansen desidero farti i miei più sentiti auguri mentre ti prepari a questo incredibile viaggio. Affrontare una delle competizioni veliche più impegnative al mondo, in pieno spirito Helly Hansen, non è un’impresa da poco e non potremmo essere più orgogliosi di averti come nostro rappresentante. La tua dedizione, la tua resistenza e il tuo coraggio incarnano veramente ciò che Helly Hansen rappresenta. Seguiremo i tuoi progressi e faremo il tifo per te a ogni passo. Che venti e mari favorevoli possano accompagnarti in questo viaggio epico intorno al mondo. In bocca al lupo!

Carlos Bravo, Regional Director – South Europe & Lat Am Helly Hansen Sport

Dopo tanti anni di collaborazione siamo felici essere ancora al fianco di Giancarlo in questa avventura. La sua umanità e storia velica sono una testimonianza degli stessi valori fondanti della nostra azienda, passione, rispetto e precisione. Buon vento a Prysmian!”

Rossella Maffioli, Commercial Director di Gottifredi Maffioli

 

“Giancarlo incarna perfettamente lo spirito che da più di 80 anni muove Raymarine: spingersi oltre i limiti di ciò che già è possibile, tutti i giorni, passo dopo passo.

Siamo come sempre orgogliosi di accompagnarlo a bordo di Prysmian anche in occasione di questa nuova storia”.

Carlo Baj – Country Manager of Raymarine Italia

 

Le Bateau: Prysmian

L’embarcation sur laquelle navigue Giancarlo Pedote est un IMOCA, un type de bateau également connu sous le nom d’Open 60, du fait de la longueur de sa coque : 60 pieds, soit 18 mètres et 28 cm.

IMOCA, acronyme de International Monohull Open Classes Association, est aussi le nom de la Classe qui régit les règles relatives à ces bateaux, fondée en 1991 et reconnue en 1998 par la International Sailing Federation.

La Classe IMOCA représente les skippers membres et définit les règles garantissant l’équité sportive et la sécurité des bateaux, tout en promouvant l’innovation technologique. La Classe contribue à l’internationalisation des courses océaniques en développant un calendrier sportif complet au sein de son championnat, l’IMOCA Globe Series, qui inclut les courses choisies par l’organisation du Vendée Globe comme qualificatives pour le tour du monde en solitaire.

Il s’agit d’un circuit réservé exclusivement aux professionnels, avec un programme prestigieux centré autour d’événements de renommée mondiale.

 

Les IMOCA sont des monocoques de course construits avec des technologies de pointe pour permettre aux skippers de participer à des courses transatlantiques en double ou en solitaire autour du monde, en sécurité et avec des performances remarquables. Fabriqués en carbone, très légers, ils sont rapides et constamment en évolution.

 

Classe IMOCA: les régles

Les règles de classe, les Box Rules, visent à rendre les bateaux proches du monotype, c’est-à- dire à définir les limites dans lesquelles les concepteurs et les constructeurs peuvent travailler pour éviter de trop grandes disparités entre les bateaux.

 

Les critères principaux sont des mesures standard telles que : longueur de l’embarcation 18,28 mètres, largeur maximale 5,85 mètres, tirant d’eau maximal 4,50 mètres.

 

 

Les IMOCA doivent également satisfaire trois principaux critères de sécurité : être capables de se redresser seuls en cas de chavirage, disposer de cloisons internes étanches en cas de retournement, et être conçus avec une grande flottabilité en cas de chavirage ou d’avaries.

 

 

 

L’IMOCA Prysmian

L’IMOCA Prysmian a été conçu par le duo VPLP – Guillaume Verdier pour Jean-Pierre Dick, qui se préparait en 2016 pour son quatrième Vendée Globe, où il a terminé à la 4e place. C’est l’un des premiers IMOCA construits à cette époque entre Port-la-Forêt, Vannes, la Grande-Bretagne et l’Italie, à avoir été équipé de foils.

Les foils

Ces appendices spéciaux sont une sorte d’ailes attachées à la coque pour donner plus de portance. Dans certaines conditions de vent, ils permettent à la coque de se soulever complètement hors de l’eau, réduisant ainsi la traînée et augmentant les performances.

D’un point de vue aérodynamique, les foils fonctionnent un peu comme les ailes d’un avion : ils dévient le flux, qui exerce une force sur l’aile et, si cette force est orientée vers le haut, le bateau se soulève.

L’IMOCA Prysmian, initialement doté d’une proue volumineuse et de lignes plates, a subi une modification importante en 2022.

Le skipper Giancarlo Pedote a choisi – en collaboration avec le bureau d’études VPLP – de créer une proue avec un rocker prononcé tout en conservant la même section horizontale. Pour obtenir ce résultat, la partie inférieure de la proue a été coupée sur 6 mètres : soit un tiers du bateau.

La nouvelle forme de la proue est nettement différente de la précédente : beaucoup plus arrondie et avec un rocker très marqué.

Le cockpit est particulièrement plat et spacieux pour y ranger les voiles, abaissant ainsi et reculant le centre de gravité. Un autre atout est sa fiabilité.

Depuis 2019, Giancarlo Pedote navigue sur cet IMOCA aux couleurs de Prysmian, son sponsor de longue date.

En 2022, l’IMOCA Prysmian a également renouvelé sa décoration de coque : le drapeau italien y figure comme un hommage au pays natal du skipper, auquel il est très attaché pour le partage des valeurs et de l’excellence.

En 2023, le changement des foils a encore amélioré l’embarcation, réduisant l’écart avec celles de dernière génération. Les safrans (changés en 2024) et les foils sont de couleur verte et rouge, autre hommage à l’Italie.

 

Caractéristiques

  • Longueur : 18,28 m
  • Largeur : 5,6 m
  • Poids:8500kg
  • Surface des voiles au près : 250 m2
  • Surface des voiles au portant : 600 m2

Le Vendée Globe 2024 de Giancarlo Pedote

Le Vendée Globe 2024 de Giancarlo Pedote

Le projet lié au Vendée Globe 2024 est une initiative d’envergure qui dépasse le cadre de la compétition sportive. À travers sa participation à cette prestigieuse course en solitaire autour du monde, Giancarlo Pedote souhaite non seulement accomplir des objectifs de performance, mais aussi diffuser un message clair et urgent sur la nécessité de protéger l’environnement marin.

 

Objectifs

  1. Performance sportive : L’objectif principal est de relever et de réussir le défi de la course océanique la plus exigeante au monde, en s’engageant dans une aventure physique, mentale et technique qui célèbre l’excellence et la persévérance humaine.
  2. Partage : Partager ce qui se passe est essentiel pour Giancarlo Pedote : ce qui se passe à bord, autour du bateau, et surtout en lui-même.
  3. Sensibilisation environnementale : Giancarlo utilise la visibilité du Vendée Globe pour sensibiliser le public à la santé des océans, mettant en lumière les menaces posées par la pollution marine, le plastique et les changements climatiques.

Environnement et protection des océans

À travers sa participation au Vendée Globe 2024, Giancarlo souhaite lancer un appel fort : il est essentiel de préserver la santé des océans pour l’avenir de la planète. La mer, source de vie et ressource précieuse, subit des dommages irréversibles dus aux activités humaines. Giancarlo souhaite faire comprendre que chaque petit geste compte, et que la préservation de l’environnement marin est une responsabilité collective. Ce projet dépasse donc la course elle-même, se voulant une plateforme de dialogue mondial sur les enjeux de la durabilité, avec l’ambition d’inspirer un changement concret et durable pour le bien des générations futures.

Tous ces thèmes sont abordés dans son dernier livre, “Proteggiamo l’Oceano“, dans lequel, à travers les étapes symboliques rencontrées lors de son premier Vendée Globe, Giancarlo Pedote raconte la beauté et les défis de l’océan, évoquant des solutions et incitant tous à le rejoindre dans une régate pour protéger la planète. Avec ce nouveau Vendée Globe 2024, Giancarlo Pedote revisitera ces étapes et ces thèmes.

Principaux résultats sportifs

Principaux résultats sportifs

2024

2023

2022

2021

2020

2019

2017

  • 12° Transat Jacques Vabre (IMOCA)
  • 8° 24h Trofeo Azimut (IMOCA)

2016

  • Velista dell’anno Tag Heuer
  • 2° Roma x1 (Class 40 Fantastica-Prysmian)
  • 17° overall – 1° category Grand Prix Guyader (Moth a foil)
  • 60° International-Moth European Championship (Moth a foil)
  • 7° Italia Cup (Moth a foil)
  • 19° Klassenmeisterschaft Walchensee (Moth a foil)
  • 14° Campionato Italiano Moth a Foil

2015

  • 1° Transat Jacques Vabre (Multi 50)
  • 1° Grand Prix Guyader (Multi 50)
  • 1° Tour de Belle Ile (Multi 50)
  • 1° Armen Race (Multi 50)
  • 1° Grand Prix Las Palmas de Gran Canaria (Multi 50)
  • 1° Trofeo Prince de Bretagne Sud Goëlo (Multi 50)

2014

  • Champion de France Promotion Course au Large en Solitaire
  • 1° International Ranking (Classe Mini 6.50)
  • Velista dell’Anno
  • 1° Lorient-Bretagne Sud Mini 2014 (Classe Mini 6.50)
  • 1° Pornichet Sélect 2014 (Classe Mini 6.50)
  • 1° Mini en Mai 2014 (Classe Mini 6.50)
  • 1° Trophée Marie-Agnès Péron (Classe Mini 6.50)
  • 1° Les Sables Les Açores Les Sables 2014 (Classe Mini 6.50)
  • 3° Armen Race (Class 40)
  • 10° Route du Rhum (Class 40)
  • 11° Qualif (Class 40)

2013

  • Champion de France Promotion Course au Large en Solitaire
  • 2° Mini Transat (Classe Mini 6.50)
  • 1° International Ranking (Classe Mini 6.50)
  • 1° Trophée Marie-Agnès Péron (Classe Mini 6.50) – RECORD
  • 1° Trinité Plymouth (Classe Mini 6.50)
  • 2° Demi-Cle (Classe Mini 6.50)
  • 2° Pornichet Select 6.50 (Classe Mini 6.50)
  • 8° Mini Fastnet (Classe Mini 6.50)

2012

  • 1° Trinité Plymouth (Classe Mini 6.50)
  • 1° Prologue Mini-Fastnet (Classe Mini 6.50)
  • 3° Demi-Cle (Classe Mini 6.50)
  • 3° Mini-Fastnet (Classe Mini 6.50)
  • 4° Les Sables Les Açores Les Sables (Classe Mini 6.50)
  • 5° Pornichet Select (Classe Mini 6.50)
  • 8° Trophée Marie-Agnès Péron (Classe Mini 6.50)
  • 3° International Ranking (Classe Mini 6.50)

2011

  • 15° Solo Concarneau (Classe Figaro Bénétéau 2)
  • 16° Transmanche (Classe Figaro Bénétéau 2)
  • 19° Solo Figaro Massif Marin (Classe Figaro Bénétéau 2)

2010

  • 2° Arcipelago 6.50 (Classe Mini 6.50)
  • 20° WOW Cap Istanbul (Classe Figaro Bénétéau 2)

2009

  • 4° Transat 6.50 (Classe Mini 6.50)
  • 2° International Ranking (Classe Mini 6.50)
  • 2° Arcipelago 6.50 (Classe Mini 6.50)
  • 6° Pornichet Select (Classe Mini 6.50)
  • 10° Trophee Marie Agnes Peron (Classe Mini 6.50)
  • 11° Mini Pavois (Classe Mini 6.50)

2008

  • 1° Save the whale (Classe Mini 6.50)
  • 1° Grand Prix d’Italia (Classe Mini 6.50)
  • 1° Sanremo Mini Solo (Classe Mini 6.50)
  • 1° Italian Championship Mini 6.50 (Classe Mini 6.50)
  • 1° Mini Empuries (Classe Mini 6.50)
  • 1° Challenge Trophee Pogo 6.50 (Paris, 06-12-2008)
  • 2° International Ranking (Classe Mini 6.50)
  • 3° Mini Golfe (Classe Mini 6.50)
  • 6° Port Medoc (Classe Mini 6.50)
  • 7° Mini Barcellona (Classe Mini 6.50)

 

Reconnaissances

  • 2013 – ”Champion de France. Promotion Course au Large en Solitaire”: titolo attribuito annualmente dalla Fédération Française de Voile a uno skipper Mini «Proto» e Mini «Série», per la sua partecipazione e performance nel circuito annuale di regate in solitario.
  • 2014 – Velista dell’anno Federazione Italiana Vela
  • 2016 – Velista dell’anno TAG Heuer|Tag Heurer
  • 16 marzo 2021 – Giglio d’oro consegnato dal Sindaco di Firenze, Dario Nardella.
  • Marzo 2021 – targe di riconoscimento dal Consiglio Regionale della Toscana.

 

Publications

  • Proteggiamo l’Oceano (2023) – Elekta Kids Gruppo Mondadori
  • L’Anima nell’OceanoI miei 80 giorni al Vendée Globe(2021) – Rizzoli Gruppo Mondadori
  • Prélude au Vendée Globe. Regards d’écrivains, de marins ed des chercheurs(2020) – Voiles Gallimard (da pag. 97)[17]
  • Manuale della vela d’altura(2020) – FIV Federazione Italiana Vela (pag. 229 – La ricerca della performance nelle imbarcazioni da regata)
  • Toscanità(2019) – Giunti editore, prodotto da Giglio Amico.[18]
  • SeaYou(2016), DVD videomanuale di navigazione in solitario.
  • Il Manuale del velista(2007) – Ugo Mursia Editore
  • Il Manuale dello skipper(2004) – Ugo Mursia Editore[2]
  • Contributo in Machiavelli social(2021) – Vallecchi Firenze Editore – Le regole della politica applicate alla navigazione.

 

 

 

Présentation Giancarlo Pedote

Le skipper

Né à Florence le 26 décembre 1975, Giancarlo Pedote a toujours ressenti une forte attirance pour le sport et la mer. Après avoir essayé plusieurs disciplines, notamment la boxe et le full contact, il commence à naviguer à quatorze ans sur une planche à voile, puis sur des Hobbie Cat 16 et de petits voiliers.

Giancarlo sul windsurf.

Naviguer lui permet de s’exprimer librement dans une discipline qui exige plus de robustesse mentale que de force physique et qui lui offre la possibilité d’explorer le monde tout en sortant de sa zone de confort.

À dix-huit ans, il devient instructeur de windsurf, de dériveurs et de catamarans. Entre 2000 et 2003, il forme de futurs skippers lors de formations professionnelles organisées par la région Toscane et le Fonds social européen.

En 2002, il obtient une licence en philosophie à l’Université de Florence, une formation qu’il mettra à profit dans la gestion de son projet sportif : la philosophie lui apprend à analyser les erreurs comme des signes d’ignorance dus à un manque d’information ou de méthode, et à élaborer une stratégie pour en limiter les risques. Il publie chez l’éditeur Ugo Mursia deux ouvrages sur la mer : ”Il Manuale dello Skipper” (2004) et “Il Manuale del Velista” (2007), grâce auquel il trouve son sponsor principal, Prysmian.

 

La carrière de navigateur solitaire : les débuts en Classe Mini 6.50

@ Christophe Breschi – Arrivo MiniTransat 2009

Après quelques années de régates importantes en équipage, tant en parcours côtier qu’en haute mer, où il connaît souvent la victoire, il réalise rapidement que sa véritable vocation est la navigation en solitaire. En 2007, avec détermination et passion, il investit toutes ses ressources et son temps dans un projet international : une saison de régates en Classe Mini 6.50 avec un bateau de série, une spécialité où il se démarque rapidement parmi les meilleurs.

En 2008, année de ses débuts, Giancarlo Pedote devient Champion d’Italie en Classe Mini.

En 2009, il est deuxième au classement mondial de la classe et participe pour la première fois à la Mini Transat 6.50, terminant 4e avec le bateau de série Prysmian ITA 626.

 

Une saison en Figaro pour revenir plus fort en Mini 6.50

En 2010 et 2011, il décide de naviguer en Classe Figaro Bénéteau pour enrichir son expérience. Il retourne ensuite en Classe Mini en 2012 avec le prototype Prysmian ITA 747 et obtient la deuxième place à la Mini Transat, établit un record au Trophée Marie-Agnès Péron, remporte deux victoires à la Trinité-Plymouth et accumule plusieurs podiums. En 2013, il atteint la première place du classement mondial, obtient le titre de Champion de France Promotion Course au Large en Solitaire et est élu Navigateur de l’année.

En 2014, il remporte les cinq régates qu’il dispute en Classe Mini 6.50 : la Lorient Bretagne Sud Mini, la Pornichet Sélect (où il bat le record du parcours), la Mini en Mai, le Trophée Marie-Agnès Péron, et Les Sables – Les Açores – Les Sables. La même année, il participe à la Route du Rhum en Class 40 Fantastica, terminant 10e après avoir remonté 30 places suite à une escale technique pour avarie.

 

Une saison de victoires en Multi50

Biografia Giancarlo Pedote
Photo Jean Marie Liot / DPPI / FENETREA

En 2015, il navigue en Multi50 à bord du trimaran FenetreA-Prysmian avec Erwan Le Roux, remportant toutes les régates auxquelles ils participent, y compris la Transat Jacques Vabre.

 

En 2016, il choisit de naviguer sur un Moth à foil, le Prysmian 4171, et s’éloigne de la navigation océanique pour se familiariser avec la technologie des foils. Toujours en 2016, il participe à la Roma per Uno en Class 40 Fantastica, où il se classe deuxième.

 

Classe IMOCA

À partir de 2017, il entame son parcours en classe IMOCA, des voiliers de 60 pieds, soit 18,28 m de long. Il termine 12e à la Transat Jacques Vabre et 8e au Trophée Azimut en tandem avec Fabrice Amedeo.

Biografia Giancarlo Pedote
Photo Christophe Breschi

En 2019, il lance le projet Prysmian Group avec pour objectif le tour du monde. Il obtient de bons résultats : 3e à la Bermudes 1000 Race, 10e à la Rolex Fastnet Race, 17e à la Transat Jacques Vabre. En 2020, en raison de la pandémie de COVID, toutes les régates sont annulées, et une régate de sélection, la Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne, est organisée où il termine 8e.

Le 8 novembre 2020, Giancarlo Pedote prend le départ du Vendée Globe, tour du monde en solitaire, sans escale ni assistance, appelé l’Everest de la mer. Le Florentin termine cette épreuve de 80 jours en huitième position, à 19 heures du premier.

 

Une nouvelle campagne pour le Vendée Globe 2024/25

En septembre 2021, il lance une nouvelle campagne pour le Vendée Globe 2024/25, toujours avec l’IMOCA Prysmian ITA 34. Deux grands chantiers d’hiver sont prévus pour préparer le bateau avec des améliorations significatives, incluant un nouveau système de foils et des renforts structurels.

Giancarlo Pedote est le premier Italien qualifié pour deux éditions du Vendée Globe.

 

Titres

Giancarlo riceve il Giglio d'oro
Giancarlo riceve dal Sindaco di Firenze Dario Nardella il Giglio d’oro.
  • 2013 – ”Champion de France. Promotion Course au Large en Solitaire”: titolo attribuito annualmente dalla Fédération Française de Voile a uno skipper Mini «Proto» e Mini «Série», per la sua partecipazione e performance nel circuito annuale di regate in solitario.
  • 2014 – Velista dell’anno Federazione Italiana Vela
  • 2016 – Velista dell’anno TAG Heuer|Tag Heurer
  • 16 marzo 2021 – Giglio d’oro consegnato dal Sindaco di Firenze, Dario Nardella.
  • Marzo 2021 – targa di riconoscimento dal Consiglio Regionale della Toscana.

 

 

Publications

  • Proteggiamo l’Oceano (2023) – Elekta Kids Gruppo Mondadori
  • L’Anima nell’OceanoI miei 80 giorni al Vendée Globe (2021) – Rizzoli Gruppo Mondadori
  • Prélude au Vendée Globe. Regards d’écrivains, de marins ed des chercheurs (2020) – Voiles Gallimard (da pag. 97)[17]
  • Manuale della vela d’altura (2020) – FIV Federazione Italiana Vela (pag. 229 – La ricerca della performance nelle imbarcazioni da regata)
  • Toscanità (2019) – Giunti editore, prodotto da Giglio Amico.[18]
  • SeaYou (2016), DVD videomanuale di navigazione in solitario.
  • Il Manuale del velista (2007) – Ugo Mursia Editore
  • Il Manuale dello skipper (2004) – Ugo Mursia Editore[2]
  • Contributo in Machiavelli social (2021) – Vallecchi Firenze Editore – Le regole della politica applicate alla navigazione.

 

 

Situazione familiare

Marié à Stefania Salucci le 7 juillet 2011 à Larmor Plage, en France.

Il a deux enfants:

  • Aurelio Pedote né le 13/07/1013 à Lorient
  • Isabella Pedote née le 07/04/2015 à Lorient

 

 

Sport que Giancarlo Pedote pratique actuellement

  • Ski
  • Apnée
  • Course à pied / Trail
  • Natation
  • Golf

 

Preparazione fisica e mentale per affrontare la sfida del Vendée Globe

Il Vendée Globe è più di una regata. Per chi, come me, si prepara a vivere in solitaria gli oceani del mondo, è una sfida profonda e complessa, un impegno estremo in cui la preparazione mentale e fisica si intrecciano in un unico percorso. Al mio secondo giro del mondo a bordo dell’IMOCA Prysmian, voglio condividere il mio approccio alla competizione, sottolineando come ogni gesto, ogni routine e ogni attrezzatura siano pensati per affrontare l’enorme pressione, favorire la concentrazione e supportare una performance duratura.

La forza della routine: il metodo Giancarlo

Uno degli aspetti fondamentali della preparazione per una sfida come il Vendée Globe risiede nella costruzione di una routine ben definita. Per affrontare l’incertezza e le sfide della navigazione in solitaria, ho stabilito rituali precisi che offrono un senso di struttura e di stabilità. In un contesto dove tutto è mutevole e dove le condizioni atmosferiche e la solitudine mettono a dura prova la tenacia, queste abitudini agiscono come ancore di sicurezza, aiutandolo a ritrovare un equilibrio e a stabilire un senso di familiarità.
Questo approccio ricorda i gesti superstiziosi di grandi sportivi come Zinedine Zidane, che aveva reso celebri i suoi rituali pre-partita, spiegando come questi contribuissero a ottimizzare la sua performance. Io adotto un metodo simile: al mattino, appena sveglio, apro il computer per revisionare la lista “to do” del team e analizzare i dati meteo e gli aggiornamenti sulle previsioni. Successivamente, alle 8:30, faccio un punto della situazione con il team. Questo incontro quotidiano è un’opportunità per affinare le strategie, apportare eventuali correzioni e focalizzarmi sugli obiettivi a breve e lungo termine.
Durante la giornata, passo poi del tempo a bordo del mio IMOCA, concentrato sui dettagli tecnici della barca. L’attenzione ai dettagli è una costante nella preparazione: ogni componente, ogni impostazione, ogni minima regolazione è studiata e calibrata per rispondere al meglio alle sfide del mare aperto. L’IMOCA Prysmian, attrezzata con nuovi pannelli solari per migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale, riflette non solo l’attenzione alla sostenibilità ma anche la mia filosofia di affrontare il mare con responsabilità.
La sera, la routine prevede una sessione di nuoto – una pratica che non solo migliora la resistenza fisica, ma che mi aiuta a mantenere una connessione con l’acqua, a sentirmi parte di questo elemento che diventerà la mia “casa” per i prossimi mesi. Questo momento di sport è seguito da una passeggiata sul lungomare di Les Sables d’Olonne, un modo per liberare la mente dai pensieri e prepararmi al riposo. In questa fase, il distacco è totale: vivo in una sorta di “modalità nascosta”, isolato dall’euforia dei preparativi che coinvolgono il villaggio della regata. Questa capacità di concentrazione e di isolamento è fondamentale per risparmiare energia e non disperdere l’attenzione in distrazioni.

Esperienza e riflessioni

Rispetto alla mia prima partecipazione al Vendée Globe nel 2020, ho apportato solo minime modifiche alla mia preparazione. In particolare, l’esperienza mi ha insegnato che cambiare radicalmente una formula che ha funzionato non è necessario. Per il secondo Vendée Globe, infatti, ho perfezionato la preparazione solo del 10%, mantenendo inalterate le basi del mio approccio. Questo piccolo miglioramento è visibile in diversi aspetti della preparazione, dal rifornimento alimentare alle attrezzature di scorta, selezionate con ancora maggiore attenzione.
Per esempio, in questa edizione ho deciso di ridurre il carico di viveri, puntando su una maggiore varietà e preferendo una dieta pensata per garantire l’apporto calorico necessario, ma più facile da gestire durante la navigazione. Allo stesso modo, anche l’equipaggiamento personale è stato ridotto di un quarto rispetto all’edizione precedente, semplificando così il carico e ottimizzando gli spazi a bordo. Questa attenzione al dettaglio rivela quanto il mio approccio sia evoluto, diventando ancora più efficiente, pratico e focalizzato sulle esigenze specifiche della navigazione solitaria.
Un’altra innovazione di questa edizione è l’installazione dei pannelli solari a bordo, una scelta che riflette il mio impegno verso un approccio sostenibile, riducendo l’impronta ambientale della traversata. Questo sistema non solo rappresenta una scelta etica, ma garantisce anche un vantaggio pratico in termini di autonomia energetica, riducendo il peso e l’ingombro di combustibili tradizionali.

La forza mentale come leva della performance

Il Vendée Globe non è solo una sfida fisica, ma anche una prova mentale che richiede una resistenza psicologica eccezionale. Sono consapevole dell’importanza della preparazione mentale, al pari di quella fisica e tecnica, e lavoro costantemente per mantenere uno stato d’animo equilibrato e positivo. Questa capacità di gestione dello stress, che si sviluppa in anni di esperienza, è essenziale per mantenere la lucidità in situazioni di emergenza, quando è necessario prendere decisioni rapide e risolutive.
La capacità di rimanere centrato e calmo si ottiene in parte grazie alla routine, che agisce come una costante anche nelle situazioni più incerte. Questa attitudine si traduce anche in una particolare attenzione alla cura del sé durante la navigazione: la pulizia personale, anche se ridotta al minimo, è un modo per mantenere la disciplina e il rispetto verso sé stessi. Porto a bordo con me anche del detersivo liquido biologico, utile per lavare i vestiti, sottolineando come anche i piccoli gesti quotidiani contribuiscano a mantenere un senso di ordine e normalità.

Non è solo una gara

Per me, il Vendée Globe rappresenta una sfida che va oltre il semplice obiettivo di competere. Essere alla partenza della regata è di per sé un traguardo, una scelta di vita che implica dedizione, sacrificio e una profonda passione per il mare. Questa visione è confermata dal mio impegno per l’ambiente e dalla collaborazione con Prysmian, che condivide la stessa visione etica e sostenibile.
La preparazione e la competizione, per me, sono momenti di crescita personale, in cui ogni decisione presa si riflette non solo sul risultato finale, ma anche sul suo percorso di navigatore e di uomo. Come mi piace sempre ricordare, “il grande salto è ormai vicino” e questo richiede di risolvere ogni dubbio, perché dopo il colpo di cannone alla partenza, non ci saranno più domande, ma solo conseguenze.