Il fundraising di Prysmian Group 1 click = 1 m

La solidarietà può essere un valore chiave nella ricostruzione del mondo post-lockdown. È con questo spirito che nasce l’iniziativa “1 click = 1 metro”, ideata da Prysmian Group e Electriciens sans frontières, associazione senza scopo di lucro che il colosso italiano sostiene da tempo nella sua missione di portare l’accesso all’energia elettrica alle popolazioni che ne hanno bisogno.

La solidarietà, il fare qualcosa per gli altri, per le persone, 4PEOPLE, è lo spirito che anima le azioni comuni di Electriciens sans frontières e Prysmian Group, tra cui la sponsorizzazione del progetto Vendée Globe affidato a Giancarlo, da 13 anni skipper dell’azienda leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni.

La missione dell’associazione Electriciens sans frontières viene valorizzata attraverso il progetto velico di Giancarlo, che porterà questo spirito di solidarietà in tutto il pianeta grazie alla partecipazione ad una delle più dure prove sportive: il giro del mondo in solitario e senza scalo, il Vendée Globe, che partirà l’8 novembre.

Ispirandosi a varie iniziative volte a raccogliere donazioni, gli attori del progetto Vendée Globe 2020 Prysmian Group, hanno deciso di lanciare l’operazione “1 clic = 1 metro”. Durante tutto il mese di luglio, questa iniziativa permetterà di raccogliere i cavi elettrici necessari per assicurare nuovamente la fornitura di elettricità agli edifici pubblici e comunitari in tutta Dominica, dopo che quest’isola caraibica è stata devastata da un uragano tre anni fa.

Un fundraising solidare

Nel settembre 2017, l’uragano Maria ha devastato l’isola di Dominica: oltre alla drammatica perdita di vite umane, il 98% degli edifici è stato danneggiato o distrutto, e praticamente tutta la rete elettrica dell’isola è stata compromessa. A causa di questa calamità naturale gli ospedali e i centri sanitari hanno smesso di avere accesso ad elettricità ed energia e non sono stati in grado di fornire assistenza agli abitanti. Due anni fa, spinto dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Energia della Dominica, Électriciens sans frontières ha iniziato un’importante campagna di rinnovamento e transizione energetica. Sono stati installati pannelli solari che all’occorrenza possono essere smontati, permettendo agli isolani di essere autosufficienti in caso di un nuovo uragano, riducendo al contempo le emissioni di gas ad effetto serra dell’isola.

La ricostruzione del sistema elettrico all’interno dei centri sanitari ancora in corso è realizzata dai volontari di Électriciens sans frontières, che stanno fornendo una vasta gamma di apparecchiature elettriche.

Ispirati da questo progetto di solidarietà umanitaria, i protagonisti coinvolti nel progetto Prysmian Ocean Racing hanno deciso di unirsi per velocizzare il processo di ricostruzione:

  • Giancarlo Pedote sarà il testimonial dell’iniziativa, e utilizzerà i suoi canali di comunicazione per mettere in evidenzia l’operazione “1 click = 1 metro”
  • Prysmian Group si impegna a fornire i metri di cavi che corrisponderanno al munero di like ottenuti grazie alla campagna di raccolta fondi
  • Électriciens sans frontières, attivo in loco, installerà questi cavi.

 

#1clic=1metro

Per tutto il mese di luglio, e durante la regata Vendée Arctique Les Sables d’Olonne che partirà il prossimo 3 luglio, tutti i post del progetto Prysmian Ocean Racing pubblicati su Facebook (www.facebook.com/PrysmianOceanRacing) e Instagram (www.instagram.com/prysmianoceanracing) consentiranno di raccogliere cavi elettrici: ogni volta che qualcuno metterà “Mi piace” su uno di questi post, Prysmian Group fornirà 1 m di cavo ai volontari di Électriciens sans frontières, che li utilizzeranno per terminare la ricostruzione dei centri sanitari della Dominica.

Giancarlo ha commentato: “Sono contento ed orgoglioso che la mia partenza per la prima regata post – lockdown segni anche l’inizio di questa iniziativa solidale in cui credo molto. Noi marinai sappiamo bene quanto è importante l’energia per sopravvivere. Il contributo che cercherò di dare attraverso il mio progetto sportivo è quello di far conoscere e dare visibilità all’operato di Electriciens sans frontières che viene da anni sostenuto da Prysmian Group, e aiutare quindi delle persone, #4PEOPLE“.

 

Gente di mare

La gente di mare o marittimi popolano il mare, offrendo un servizio con il loro lavoro a tutta l’umanità.

Nel mondo c’è un popolo che si muove in parallelo con gli altri: è la gente di mare, seafarers in inglese, marittimi in gergo. Le loro strade sono i mari e gli oceani, i loro mezzi di trasporto sono le navi. I loro occhi vedono le pianure e le colline del grande blu: le distese oceaniche e le onde.

Seppur la loro vita sembra romantica e piena di spirito di libertà, la vita a bordo di una nave è regolata da norme ferree. La disciplina, le norme di sicurezza, i turni di lavoro e riposo che non sempre rispettano il normale ritmo fisiologico sono la regola.

Scegliere di far parte della gente di mare è una missione che comporta la lontananza da casa, con difficili rapporti a distanza. I marittimi offrono contributo inestimabile al commercio internazionale e all’economia mondiale, spesso a costi personali elevati per se stessi e le loro famiglie.

Sono sempre in viaggio ma non sempre possono visitare i luoghi esotici in cui arrivano, a volte nemmeno sbarcano a terra.

IMO, l’Organizzazione Marittima Internazionale

Esiste un istituto delle Nazioni Unite dedicato allo sviluppo dei principi e delle tecniche della navigazione marittima internazionale, l’IMO. Derivato dall’acronimo inglese “International Maritime Organization”, è nato per promuovere la progettazione e lo sviluppo del trasporto marittimo internazionale rendendolo più sicuro ed ordinato.

 

I paesi membri dell’istituto hanno stilato una convenzione dell’IMO in cui ci sono le linee guida per regolamentare la vita della gente di mare. Nel COLREG vi sono le regole per prevenire gli abbordi in mare; il concordato STCW stabilisce la formazione e certificazione del personale marittimo. La SOLAS riguarda gli standard di costruzione e compartimentazione delle navi, nonché le dotazioni antincendio, impiantistiche, di sopravvivenza e salvataggio. Inoltre, l’IMO definisce i protocolli per le indagini sugli incidenti marittimi seguiti dalle autorità per la sicurezza del trasporto nella navigazione civile internazionale.

gente di mare: logo IMO
Logo dell’IMO © wikipedia.org

La gente di mare: definizione

Le vie di comunicazione marine hanno costituito da sempre fattori di importanza vitale e strategica nello sviluppo sociale ed economico dei popoli del Mediterraneo. Si può quasi vedere un fil rouge che unisce la storia della civiltà con l’evoluzione dei trasporti marittimi.

Su questo palcoscenico attua la gente di mare, titolo che in Italia indica il personale lavorante a bordo di navi della marina mercantile italiana.  Definito anche marittimo, dev’essere iscritto alla capitaneria di porto e la selezione del personale avviene tramite un ufficio di collocamento della gente di mare.

In linea generale, i marittimi sono tutte le persone impiegate, impegnate o che lavorano a bordo di una nave, ad eccezione del comandante.

È escluso in questa categoria il personale che lavora a bordo solo mentre la nave è in porto.

I vari ruoli dei marittimi nella vita a bordo

Le navigazioni comportano spesso lunghi viaggi, e il personale a bordo assume differenti ruoli per poter coprire ogni necessità.

Vi è il personale adibito alla navigazione, che prende parte alle operazioni di manovra e movimento dell’imbarcazione sulla rotta designata; quello che si occupa della manutenzione della nave, che si occupa delle riparazioni anche durante il viaggio; e quello dedicato alla gestione delle forniture necessarie a bordo.

Spesso dimenticato ma indispensabile è il lavoro degli addetti alle pulizie e alla ristorazione: la mensa lavora nell’arco delle 24 ore per l’esigenza dei turni.

Non sono considerati seafarers coloro che si trovano a bordo di un’imbarcazione ma svolgono un lavoro “terrestre”, quali giornalisti, ricercatori, personale di terra delle compagnie di navigazione, artigiani e tecnici che collaborano sporadicamente al completamento di alcuni lavori a bordo…

Il trasporto via mare

Via mare si muove oltre il 90% del commercio mondiale in modo sicuro, efficiente e con un impatto minimo sull’ambiente. Per questo il ruolo della gente di mare è vitale nell’economia mondiale e, per molti aspetti, nello sviluppo sostenibile.

Nel mondo vi sono circa 1,5 milioni di marittimi che contribuiscono con il loro lavoro, a volte trascurato, al benessere del grande pubblico.

Il commento di Giancarlo sull’importanza della gente di mare

Giancarlo che solca i mari professionalmente ma a fini sportivi, conosce l’importanza e il valore del ruolo della gente di mare.

« Noi velisti pur navigando in mare da un altro punto di vista, siamo spesso in contatto con il mondo dei marittimi. Li incrociamo in navigazione, lavoriamo con loro nel caso in cui dobbiamo trasportare la nostra barca su un cargo per un rientro in porto altrimenti impossibile, come è successo al mio Team dopo la Transat Jacques Vabre del 2019 ».

Ma i navigatori incontrano la gente di mare anche in situazioni ben più estreme: situazioni in cui i loro intervento può salvare delle vite umane.

Fin dalle prime regate atlantiche la gente di mare ha contribuito alla sicurezza dei regatanti e dei navigatori da diporto in generale. Si pensi al salvataggio di Nigel Tetley, naufrago al largo della costa africana, a sole mille miglia dall’arrivo. Il suo trimarano Victress affondò nel corso della prima edizione del Golden Globe nel 1968 e fu tratto in salvo da un cargo.

« Durante un giro del mondo senza scalo ed assistenza, come il Vendée Globe, si naviga in luoghi remoti ed oceani a latitudini estreme. Qualsiasi soccorso lanciato da terra – penso ad un salvataggio in elicottero, possibile ad esempio nel Mediterraneo – in quelle zone è impensabile. In caso di necessità i queste zone isolate, è possibile contare sulla solidarietà tra concorrenti, come avvenuto durante il salvataggio della Autissier per mano di Soldini, oppure sull’aiuto ed il soccorso delle navi di passaggio. La gente di mare offre un grande servizio e rappresenta per noi navigatori una sicurezza in più in una sfida estrema. Per questo mi sento di ringraziare questa categoria, a volte invisibile per la gente di terra, per il lavoro che svolge e il sacrificio e la dedizione che ogni giorno dimostra ».

 

Nautical Channel – Giancarlo Pedote: “Sono fiducioso per la partenza a novembre.”

“SONO FIDUCIOSO PER LA PARTENZA DELL’8 NOVEMBRE PERCHÈ SI STANNO CERCANDO MOLTE SOLUZIONI SIA AFFINCHÈ LE PERSONE ACCEDANO AL VILLAGGIO IN SICUREZZA, SIA PER RENDERE VISIBILE LA REGATA SUL WEB.”

Di Gero Malingri


Gero Malingri pone diverse domande a Giancarlo:

  • Come sono stati questi mesi invernali per il Team Prysmian nella difficile gestione dei lavori in cantiere e del contenimento causa COVID 19? Siete riusciti a mantenervi nei tempi previsti dal programma iniziale?
  •  Il tuo IMOCA 60 è stato varato, ora ricominceranno gli allenamenti in mare: sei fiducioso nella partenza per l’8 novembre da Les Sables d’Olonne?
  •  Prysmian Group è un imbarcazione a foil di prima generazione che ha ancora un grande potenziale, ed ora anche tu sei un veterano con una grande esperienza alle spalle. Quanto credi potrà essere competitivo il Team Prysmian al prossimo Vendée Globe?

Le risposte nell’intervista integrale:

Ocean1 Sports Diffusion compléte du 2 juin 2020f1h2o:Marszalek signe avec Orlen, Hagara et Steinacher reprennent l'…

Posted by Nautical Channel on Monday, June 15, 2020


Cos’è Ocean1 News & Sports, trasmissione di Nautical Channel Sports (NC Sports)?

Ocean1 News & Sports, prodotto da Beau e Gero Malingri al  C.V.S. è la prima piattaforma globale per un mondo in evoluzione. In onda due volte a settimana propone brevi ed coinvolgenti aggiornamenti dal pianeta blu: uno su notizie generali e uno sullo sport. Dall’industria alla sostenibilità, dalla semplice passione allo sport professionistico, gli oceani sono la chiave del nostro presente e futuro.

Il mare è ancora oggi il motore stesso del commercio globale ma anche il principale generatore d’ossigeno e sostentamento per tutte le specie viventi del nostro pianeta.

La mission di Ocean1 N&S è di riportare in primo piano l’importanza degli oceani, evitando distorsioni o parzialità ma evidenziando la storia in tutte le sue sfaccettature.

 

 

Vendée Arctique

Come nasce la Vendée – Artique – Les Sables d’Olonne

La Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne nasce nel 2020 per essere un forte segnale di ripresa e dare l’occasione a skipper, team e sponsor di far sentire la propria voce, di mostrarsi al mondo dopo un periodo di interruzione che ha segnato la vita di tutti.

La Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne nasce per volontà della Classe IMOCA, che ha organizzato questa nuova reagata offshore in sostituzione della Transat CIC, annulata a causa dell’emergenza sanitaria COVID -19, che sarebbe dovuta partire il 16 giugno. Questa regata rivestiva una particolare importanza sia per la qualifica di alcuni skipper, sia per la preparazione in vista del Vendée Globe. L’organizzazione, vincolata dalle misure sanitarie internazionali, ha cambiato la data optando per il 4 luglio. Inoltre, ha trasformato il percorso in modo da evitare il coinvolgimento di altri Paesi, optando per un inedito triangolo con partenza e arrivo a Les Sables d’Olonne e waypoint a Ovest dell’Islanda e Nord delle Azzorre.

È nata così la Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne, 3500 miglia su una rotta mai proposta finora, e molto interessante. Ventidue skipper hanno aderito e si sono iscritti alla regata pronti a mettersi alla prova nelle depressioni dell’estremo nord.

 

percorso Vendee Arctique
Percorso della Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne

L’organizzazione, coniugando sport e norme sanitarie, diventa un modello per altri eventi sportivi

Era necessario creare un’opportunità per gli skipper che ne hanno bisogno, di completare la qualifica richiesta per partecipare al Vandée Globe o, per gli altri tra cui Giancarlo, per mettersi alla prova testando i lavori effettuati sull’imbarcazione durante il cantiere invernale e fare così le verifiche necessarie prima del giro del mondo.

Grazie all’aiuto indispensabile del dipartimento della Vandea e della città di Les Sables d’Olonne, con il supporto delle autorità e della Federation France Voile sempre impegnata a preservare il mondo della nautica d’altura, la classe IMOCA e la società Sea to See sono riusciti a concretizzare l’organizzazione della regata.

« Per noi sostenere la Vandée-Arctique-Les Sables d’Olonne è un proseguio dei passi intrapresi per garantire lo svolgimento del Vendée Globe l’8 novembre. Siamo lieti di dare il benvenuto agli skipper del Vendée Globe a Les Sables d’Olonne, per un giro di riscaldamento che si preannuncia emozionante. Mi congratulo con tutti per aver saputo adattarsi alle restrizioni dovute dalla situazione attuale. Sicuramente questo programma sedurrà i marinai, il pubblico locale e tutti i sostenitori collegati in remoto durante questa nuova avventura. » Ha commentato Yves Auvinet, presidente del Consiglio dipartimentale della Vandea.

« Questa prima prova d’altura, la regata Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne, sancisce l’inizio di un anno ricco di eventi nautici prestigiosi per la nostra città dalla lunga tradizione marittima » ha dichiarato il Sindaco della città di Les Sables d’Olonne.

Antoine Mermod, Presidente della Classe IMOCA si è invece congratulato « con i team della classe IMOCA che sono stati subito pronti a regatare dopo due mesi di confinamento. Sono orgoglioso della capacità di adattamento e di reazione dei team, dei loro sponsor e degli organizzatori della Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne. Questa gara, organizzata in tempi brevissimi, non sarebbe mai stata possibile senza il supporto attivo ed entusiasta del Dipartimento e della Città, nonché del FFVoile e delle autorità coinvolte. La classe IMOCA e tutti gli skipper li ringraziano sentitamente! »

La Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne ha ricevuto l’approvazione delle autorità competenti grazie ad un piano organizzativo conforme alle condizioni sanitarie in vigore. Per tutelare gli skipper, i loro team e il pubblico non sarà organizzato un villaggio alla partenza. I 22 IMOCA partiranno il 3 luglio dal loro porto di origine e rimarranno al largo di Les Sables d’Olonne fino alla partenza. Grazie a questo approccio dell’organizzazione che coniuga alla perfezione sport e norme sanitarie, questa prima regata di ripresa costituisce un modello virtuoso da imitare.

Dal grande Nord al grande Sud: una sfida storica

Nonostante la crisi sanitaria abbia rallentato i lavori di preparazione, 22 IMOCA tra cui Prysmian Group saranno sulla linea di partenza. Ci saranno sei Open di nuova generazione che potranno quindi testare l’affidabilità e le loro performance rispetto ai concorrenti. Per cinque skipper sarà anche una prova determinante per completare la qualifica, mentre Giancarlo si propone di testare tutti i lavori fatti nel cantiere invernale.

« È una rotta nuova che trovo molto interessante ed affascinante perché non abbiamo mai disputato una regata in cui si naviga così a nord, fino alla Groenlandia. Credo che i passaggi chiave saranno i flussi depressionari che normalmente arrivano a sud dell’Islanda piuttosto scavati, importanti. La gestione delle depressioni che incontreremo quando saremo in Groenlandia e dovremo scendere sarà un passaggio a livello molto importante della regata. Dovremo affrontarle con una strategia consapevole per esprimere al meglio le nostre possibilità. Sarà una rotta tutta da scoprire e mi permetterà di fare un punto della situazione al termine di questa regata estiva e fresca, come la definirei », dichiara Giancarlo.

Dal grande Nord al grande Sud in pochi mesi: questa sfida sta già entrando nella storia della vela d’altura! Infatti, la Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne porterà i navigatori vicino al circolo polare artico, vale a dire oltre 60° Nord, solo quattro mesi prima che il Vendée Globe li conduca sotto 55° sud.

#VG2020: partenza, villaggio, skipper

Dopo aver confermato la data della nona edizione del Vendée Globe e il numero massimo di partecipanti (35 skipper), gli organizzatori hanno annunciato l’apertura di un villaggio, in previsione dei differenti sviluppi dell’emergenza sanitaria.

 

Partenza l’8 novembre, al largo de Les Sables d’Olonne.

Lunedì 8 giugno, una data simbolica, la Giornata Mondiale dell’Oceano, il Consiglio di Amministrazione di SAEM Vendée, la società organizzatrice della Vendée Globe, ha confermato le dichiarazioni del 12 maggio di Yves Auvinet ed ha annunciato la decisione di istituire un villaggio di partenza.

 

Nonostante i termini di accesso a questo villaggio siano ovviamente ancora da definire, in base alle raccomandazioni sanitarie che saranno attuate in autunno, gli organizzatori annunciano la data di apertura: sabato 17 ottobre, il giorno dopo l’ultimo giorno utile per l’arrivo delle barche al porto di Les Sables d’Olonne.

 

Questo concederà tre settimane di tempo agli appassionati di vela per andare ad ammirare i tecnologici monoscafi e vedere gli skipper in preparazione per la loro grande sfida. Un momento essenziale per garantire la magia e mantenere la leggenda di questo straordinario evento che ha riunito diversi milioni di spettatori durante l’edizione precedente, compreso il mitico passaggio nel canale de Les Sables alla partenza e al ritorno dei marinai.

 

« Ci eravamo impegnati a portare certezze alla flotta Vendée Globe, partner e istituzioni. Siamo orgogliosi di aver mantenuto l’evento sportivo e l’inizio della nona edizione l’8 novembre. La gara si svolgerà e sarà senza dubbio una delle più seguite e attese della storia ». Yves Auvinet, président de la SAEM Vendée.

 

 

Gli skipper

A seguito dell’emergenza sanitaria, gli organizzatori hanno cambiato la data di chiusura per la registrazione (e il termine ultimo per completare i corsi di qualificazione complementari) dei candidati, portandola dal 1° luglio al 1° settembre, sapendo che la stragrande maggioranza degli skipper in partenza parteciperà il 4 luglio alla nuova gara La Vendée-Arctic-Les Sables d’Olonne, 3.600 miglia.

 

Il 1° novembre potranno partire al massimo 35 candidati. A 5 mesi dalla partenza, 18 skipper sono ufficialmente registrati e 17 devono, secondo la definizione dell’organizzatore, “finalizzare la loro registrazione”: o con un percorso di qualificazione di 2.000 miglia da completare (per sette di loro) o con una traversata oceanica o prova equivalente (per quattro skipper). Sei di questi 17 marinai che in teoria sono già qualificati, devono solo confermare la loro partecipazione.

 

11 i paesi sulla linea di partenza, tra cui l’Italia, rappresentata da Giancarlo.

 

CINQUE DATE DA RICORDARE DA QUI ALL’8 NOVEMBRE

Sabato 4 luglio: partenza della Vendée-Arctic-Les Sables d’Olonne

Un circuito di 3.600 miglia con partenza e arrivo bagnato davanti alla Sables d’Olonne, con punti di attraversamento nell’Islanda occidentale e a nord delle Azzorre.

 

Martedì  1 settembre: chiusura delle iscrizioni

Sette skipper devono ancora completare un corso di qualificazione complementare in solitario di 2000 miglia, convalidato dal Direzione di Gara. Inizialmente stabilito  il 1° luglio, il periodo per il completamento di questo corso di qualificazione supplementare è esteso al 1° settembre. Questa data è anche il termine per la registrazione.

 

Giovedì 17 settembre: conferenza stampa

È a Parigi, al Palais Brongniart, che si terrà la conferenza stampa del Vendée Globe. Una data utile e simbolica per tutti: un mese prima dell’apertura del villaggio di partenza.

 

Venerdì 16 ottobre: arrivo al “pontoon del Vendée Globe”

Le barche che partciperanno alla 9a  edizione del Vandée Globe dovranno essere presenti al “pontoon del Vendée Globe” de Les Sables d’Olonne venerdì 16 ottobre prima delle 19.00.

 

Sabato 17 ottobre: apertura del villaggio

 

Domenica 8 novembre, 13:02: partenza del9o edizione del Vendée Globe.

La partenza sarà data dalla boa “Nouch Sud” al largo delle Sables d’Olonne.

L’evento assumerà la sua piena dimensione dalle prime ore del giorno, con la partenza dai pontoni e la mitica discesa del canale de Les Sables d’Olonne.

 

AGGIORNAMENTO SUGLI SKIPPERS

18 iscritti:

Fabrice Amedeo (Newrest – Arts & Fenêtres), Romain Attanasio (Pure – Best Western), Alexia Barrier (4myPlanet), Yannick Bestaven (Maître CoQ IV), Jérémie Beyou (Charal), Arnaud Boissières (La Mie Câline – Artisans Artipôle), Manuel Cousin (Groupe Sétin), Clarisse Crémer (Banque Populaire X), Charlie Dalin (Apivia), Samantha Davies (GBR, Initiatives-Cœur), Benjamin Dutreux (Water Family – Oceania Hôtels), Kevin Escoffier (PRB), Boris Herrmann (ALL, Seaexplorer – Yacht Club de Monaco), Jean le Cam (Yes we Cam !), Stéphane le Diraison (Time for Oceans), Miranda Merron (GBR, Campagne de France), Giancarlo Pedote (ITA, Prysmian Group), Alan Roura (SUI, La Fabrique).

 

17 skipper devono finalizzare la loro registrazione:

  • 7 devono completare un percorso di qualificazione complementare: Louis Burton (Bureau Vallée 2), Conrad Colman (USA et NZ, Ethical Racing), Didac Costa (ESP, One Planet One Ocean), Sébastien Destremau (AUS et FRA, Merci), Sébastien Simon (Arkea – Paprec), Alex Thomson (GBR, Hugo Boss) et Nicolas Troussel (Corum L’Epargne).
  • 4 devono completare una regata in solitario transatlantica (o equivalente) per convalidare la loro qualifica : Isabelle Joschke (ALL et FRA, Macsf), Clément Giraud (Monsieur et Madame), Kojiro Shiraishi (DGM Mori) et Armel Tripon (L’Occitane en Provence) .
  • 6 hanno già risposto ai vincoli sportivi ma devono confermare l’iscrizione : Ari Huusela (Stark), Eric Nigon (Vers un monde sans Sida), Thomas Ruyant (LinkedOut), Damien Seguin (Groupe Apicil), Maxime Sorel (VandB – Mayenne).