Route du Rhum – Destination Guadeloupe

Percorso della Route du Rhum

Creata nel 1978 da Michel Etevenon, la Route du Rhum – Destination Guadeloupe è la regina delle regate transatlantiche in solitaria che da 44 anni unisce Saint-Malo in Bretagna a Pointe-à-Pitre in Guadalupa. La Route du Rhum – Destination Guadalupe è una regata leggendaria il cui fascino risiede nella diversità delle classi e dei navigatori coinvolti. Grandi personaggi della vela, professionisti e dilettanti si incontrano ogni 4 anni per dare vita alla “magia del Rhum”.

 

Una regata e dei velisti che hanno segnato e continuano a segnare la storia della navigazione oceanica

Un uomo o una donna, una barca, l’oceano. 3.543 miglia nautiche – 6.562 chilometri – davanti a loro. Una sola partenza per tutti: stesse coordinate, stesso orario, le 13:02. Il primo di ciascuna categoria che arriva in Guadalupa, vince.

Sono decine le donne e gli uomini che attraverso le loro storie, abilità sportive, vittorie, record, ogni 4 anni scrivono un capitolo della storia della vela. L’incredibile arrivo della prima edizione con il distacco di 98 secondi tra il piccolo trimarano giallo di Mike Birch e il grande monoscafo blu di Michel Malinovski. La superba vittoria della “piccola fidanzata dell’Atlantico”, Florence Arthaud. I drammi, con le tragiche sparizioni di Alain Colas nel 1978 e Loïc Caradec nel 1986. I record, detenuto da Francis Joyon, vincitore del 2018 con 7 giorni 14 ore 21 minuti e 47 secondi in mare a bordo di un Ultime.

 

6 tipologie di barche: 4 classi di professionisti e 2 di amatori.

Fedele ai suoi valori di apertura, la Route du Rhum – Destination Guadeloupe ha scelto di accogliere nel 2022, nel porto di St. Malo, tutte le barche a vela iscritte alla regata: gli ULTIM 32/23, i giganti dei mari; gli IMOCA e i loro skipper da “giro del mondo”; gli OCEAN FIFTY (ex Multi50) e i Class40. Oltre a queste quattro categorie, che rispondono a rigide regole, si aggiungono due classi senza le quali l’evento non sarebbe quello che è: RHUM Multi e RHUM Mono, imbarcazioni che fanno parte della storia della Rotta del Rhum e portano dentro di sé l’essenza della libertà tanto voluta da Michel Etevenon. Le barche della categoria RHUM (che non rientrano nelle rigide regole di classe delle prime quattro) si dividono in due categorie: multiscafi e monoscafi.

  • Classe ULTIM 32/23: la categoria regina dei maxi multiscafi: oltre i 100 piedi (32 metri di lunghezza) senza limite di dimensione – 8 iscritti.
    È la categoria superiore, che sarà la prima a raggiungere le coste della Guadalupa.
    La battaglia in Ultim si preannuncia intensa per gli skipper, che potrebbero battere il record di traversata stabilito da Francis Joyon – detentore del titolo – in 7 giorni 14 ore 21 minuti 47 secondi.
  • Classe OCEAN FIFTY: multiscafi di 50 piedi (15 metri di lunghezza) – 8 iscritti
    Questa classe è nata nel 2021 dalla Classe Multi50, in costante trasformazione da 15 anni. Le sue barche, pur rispettando regole che mirano a controllare i budget di sviluppo, sono prototipi che danno agli architetti possibilità di esprimersi.
  • Classe IMOCA: i monoscafi del Vendée Globe lunghi 60 piedi (18,28 metri), alcuni dei quali sono dotati di foil – 37 iscritti tra i quali Giancarlo, a bordo dell’IMOCA Prysmian Group.
    Gli IMOCA sono considerati macchine sperimentali. La Classe è una testimonianza di oltre 30 anni di innovazioni tecnologiche: chiglie basculanti, alberi rotanti e più recentemente i foil. Uno stimolo costante per la creatività di architetti e velisti. È la classe del Vendéé : queste barche e i loro skipper sono pronti ad affrontare le condizioni più estreme e difficili in tutti gli oceani.
  • CLASS40: monoscafi lunghi 12,18 metri – 55 iscritti.
    L’obiettivo di questa classe è quello di riunire regatanti amatoriali esperti e skipper professionisti intorno a un programma di regate costiere e d’altura in uno spirito comune di convivialità e condivisione di esperienze.
  • Categoria RHUM MULTI: multiscafi ≤ 64 piedi (19,50 metri) che non possono entrare in una classe sopra definita – 14 iscritti
    Una categoria in cui la battaglia promette di essere grande, offrendo un’altra gara nella gara, con lo stesso livello di impegno del resto della flotta di questa 12ª edizione.
  • Categoria RHUM MONO: monoscafi ≥ 39 piedi (11,88 metri) fuori tutto che non soddisfano le regole redatte dalle classi sopra definite – 16 iscritti
    La flotta è composta da una varietà di barche storiche e prototipi, di dimensioni comprese tra i 40 e i 60 piedi e con anni di costruzione che vanno dal 1967 al 2011: non tutti giocheranno la stessa partita, ma è proprio questa la ricchezza di questa categoria.

Un totale di 138 barche amarrate al porto e sulla linea di partenza. Un record.

Il percorso attraverso l’Atlantico si sviluppa tra Saint-Malo e Guadalupa, una distanza di 3542 miglia. Le partenze avvengono di solito durante le tempeste autunnali che imperversano nel Golfo di Biscaglia, ma la ricompensa arriva con il calore dei tropici e, spesso, con un lungo passaggio negli alisei. Il percorso classico prevede solo tre boe: la boa del CIC al largo di Capo Fréhel, la Tête-à-l’anglais (una piccola isola a nord della Guadalupa) e la boa di Basse-Terre all’ingresso del Canale delle Saintes. Per il resto, gli skipper sono liberi di determinare la loro rotta attraverso l’Atlantico.

 

Route du Rhum – Destination Guadeloupe: un posizionamento unico nel panorama delle regate offshore

Il successo di questa regata sta anche nel mix tra dilettantismo e professionismo. Alla Route du Rhum – Destination Guadeloupe, un postino e la sua barca, che abbiano soddisfatto i criteri di qualificazione richiesti dall’organizzazione per poter partecipare dimostrando un certo livello di preparazione, possono partire al fianco di uno skipper professionista al comando di una costosissima barca da regata realizzata in carbonio. Entrambi pronti a raccontare una storia.

Vendée Arctique

Come nasce la Vendée – Artique – Les Sables d’Olonne

La Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne nasce nel 2020 per essere un forte segnale di ripresa e dare l’occasione a skipper, team e sponsor di far sentire la propria voce, di mostrarsi al mondo dopo un periodo di interruzione che ha segnato la vita di tutti.

La Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne nasce per volontà della Classe IMOCA, che ha organizzato questa nuova reagata offshore in sostituzione della Transat CIC, annulata a causa dell’emergenza sanitaria COVID -19, che sarebbe dovuta partire il 16 giugno. Questa regata rivestiva una particolare importanza sia per la qualifica di alcuni skipper, sia per la preparazione in vista del Vendée Globe. L’organizzazione, vincolata dalle misure sanitarie internazionali, ha cambiato la data optando per il 4 luglio. Inoltre, ha trasformato il percorso in modo da evitare il coinvolgimento di altri Paesi, optando per un inedito triangolo con partenza e arrivo a Les Sables d’Olonne e waypoint a Ovest dell’Islanda e Nord delle Azzorre.

È nata così la Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne, 3500 miglia su una rotta mai proposta finora, e molto interessante. Ventidue skipper hanno aderito e si sono iscritti alla regata pronti a mettersi alla prova nelle depressioni dell’estremo nord.

 

percorso Vendee Arctique
Percorso della Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne

L’organizzazione, coniugando sport e norme sanitarie, diventa un modello per altri eventi sportivi

Era necessario creare un’opportunità per gli skipper che ne hanno bisogno, di completare la qualifica richiesta per partecipare al Vandée Globe o, per gli altri tra cui Giancarlo, per mettersi alla prova testando i lavori effettuati sull’imbarcazione durante il cantiere invernale e fare così le verifiche necessarie prima del giro del mondo.

Grazie all’aiuto indispensabile del dipartimento della Vandea e della città di Les Sables d’Olonne, con il supporto delle autorità e della Federation France Voile sempre impegnata a preservare il mondo della nautica d’altura, la classe IMOCA e la società Sea to See sono riusciti a concretizzare l’organizzazione della regata.

« Per noi sostenere la Vandée-Arctique-Les Sables d’Olonne è un proseguio dei passi intrapresi per garantire lo svolgimento del Vendée Globe l’8 novembre. Siamo lieti di dare il benvenuto agli skipper del Vendée Globe a Les Sables d’Olonne, per un giro di riscaldamento che si preannuncia emozionante. Mi congratulo con tutti per aver saputo adattarsi alle restrizioni dovute dalla situazione attuale. Sicuramente questo programma sedurrà i marinai, il pubblico locale e tutti i sostenitori collegati in remoto durante questa nuova avventura. » Ha commentato Yves Auvinet, presidente del Consiglio dipartimentale della Vandea.

« Questa prima prova d’altura, la regata Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne, sancisce l’inizio di un anno ricco di eventi nautici prestigiosi per la nostra città dalla lunga tradizione marittima » ha dichiarato il Sindaco della città di Les Sables d’Olonne.

Antoine Mermod, Presidente della Classe IMOCA si è invece congratulato « con i team della classe IMOCA che sono stati subito pronti a regatare dopo due mesi di confinamento. Sono orgoglioso della capacità di adattamento e di reazione dei team, dei loro sponsor e degli organizzatori della Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne. Questa gara, organizzata in tempi brevissimi, non sarebbe mai stata possibile senza il supporto attivo ed entusiasta del Dipartimento e della Città, nonché del FFVoile e delle autorità coinvolte. La classe IMOCA e tutti gli skipper li ringraziano sentitamente! »

La Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne ha ricevuto l’approvazione delle autorità competenti grazie ad un piano organizzativo conforme alle condizioni sanitarie in vigore. Per tutelare gli skipper, i loro team e il pubblico non sarà organizzato un villaggio alla partenza. I 22 IMOCA partiranno il 3 luglio dal loro porto di origine e rimarranno al largo di Les Sables d’Olonne fino alla partenza. Grazie a questo approccio dell’organizzazione che coniuga alla perfezione sport e norme sanitarie, questa prima regata di ripresa costituisce un modello virtuoso da imitare.

Dal grande Nord al grande Sud: una sfida storica

Nonostante la crisi sanitaria abbia rallentato i lavori di preparazione, 22 IMOCA tra cui Prysmian Group saranno sulla linea di partenza. Ci saranno sei Open di nuova generazione che potranno quindi testare l’affidabilità e le loro performance rispetto ai concorrenti. Per cinque skipper sarà anche una prova determinante per completare la qualifica, mentre Giancarlo si propone di testare tutti i lavori fatti nel cantiere invernale.

« È una rotta nuova che trovo molto interessante ed affascinante perché non abbiamo mai disputato una regata in cui si naviga così a nord, fino alla Groenlandia. Credo che i passaggi chiave saranno i flussi depressionari che normalmente arrivano a sud dell’Islanda piuttosto scavati, importanti. La gestione delle depressioni che incontreremo quando saremo in Groenlandia e dovremo scendere sarà un passaggio a livello molto importante della regata. Dovremo affrontarle con una strategia consapevole per esprimere al meglio le nostre possibilità. Sarà una rotta tutta da scoprire e mi permetterà di fare un punto della situazione al termine di questa regata estiva e fresca, come la definirei », dichiara Giancarlo.

Dal grande Nord al grande Sud in pochi mesi: questa sfida sta già entrando nella storia della vela d’altura! Infatti, la Vendée-Arctique-Les Sables d’Olonne porterà i navigatori vicino al circolo polare artico, vale a dire oltre 60° Nord, solo quattro mesi prima che il Vendée Globe li conduca sotto 55° sud.