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La barca: Prysmian

Photo © Jean-Marie LIOT / Prysmian Group
GIANCARLO PEDOTE a bordo della barca Prysmian Group allenamento nel 2020

 

L’imbarcazione su cui naviga Giancarlo è un IMOCA, una tipologia di barca conosciuta anche come Open 60, dalla lunghezza della sua carena: 60 piedi, pari a 18 metri e 28 cm.

IMOCA, dall’acronimo International Monohull Open Classes Association, è anche il nome della Classe, fondata nel 1991 e riconosciuta nel 1998 dall’International Sailing Federation.

La Classe IMOCA rappresenta gli skipper che ne sono membri e definisce le regole che garantiscono l’equità sportiva e la sicurezza della barca, stimolando l’innovazione. La Classe contribuisce all’internazionalizzazione delle regate oceaniche sviluppando un calendario sportivo completo all’interno del suo campionato, IMOCA Globe Series, valevole per la qualifica al Vendée Globe. 

Si tratta di un circuito composto esclusivamente da professionisti, con un programma prestigioso che si muove attorno a eventi di risonanza mondiale.

Gli Imoca sono imbarcazioni da regata, monoscafo, costruiti secondo tecnologie all’avanguardia per consentire agli skipper di partecipare a regate transatlantiche in doppio o in solitario intorno al mondo, in sicurezza e con performance notevoli. Costruiti in carbonio, molto leggeri, sono rapidi e con una stazza in continua evoluzione.

Barche della Classe IMOCA: le regole

Le regole di classe, Box Rules, hanno lo scopo di rendere le barche dei monotipi, cioè delimitare i confini in cui i progettisti e costruttori si possono muovere per non creare troppa discrepanza tra le barche.

 

I criteri principali sono le misurazioni standard come, ad esempio, lunghezza dell’imbarcazione 18,28 metri, larghezza massima 5,85 metri, pescaggio massimo 4,50 metri. Inoltre, gli IMOCA devono soddisfare tre principali criteri di sicurezza: essere in grado di raddrizzarsi autonomamente in caso di scuffia, avere delle paratie interne a tenuta stagna in caso di ribaltamento ed essere progettate ad elevata galleggiabilità in caso di ribaltamento o falle.

 

L’IMOCA Prysmian Group è stato progettato dal duo VPLP – Guillaume Verdier per Jean-Pierre Dick che si preparava nel 2016 a partecipare al suo quarto Vendée Globe, che conclude al 4° posto. È uno dei primi IMOCA costruiti in quegli anni tra Port-la-Forêt, Vannes, Gran Bretagna e Italia, ad aver montato i foil.

I foil sulla barca Prysmian Group

Queste speciali appendici sono una specie di ali attaccate allo scafo per dare maggiore portanza. In certe condizioni di vento lo scafo si solleva completamente dall’acqua per ottenere maggiori performances. Da un punto di vista aerodinamico i foil funzionano un po’ come le ali degli aerei: deflettono il flusso, che esercita una forza sull’ala e se questa forza è rivolta verso l’alto, l’imbarcazione si solleva.

L’IMOCA Prysmian Group, nato con una prua voluminosa e delle linee piatte, ha subito nel 2022 un’importante modifica.

Lo skipper Giancarlo Pedote ha scelto in collaborazione con lo studio VPLP di creare una prua con molto rocker, pur mantenendo la stessa sezione orizzontale. Per ottenere il risultato desiderato, è stato necessario un taglio della parte inferiore della prua lungo 6 metri: un terzo della barca.

La nuova forma della prua è nettamente diversa dalla precedente: molto più arrotondata e con un rocker molto importante.

Il pozzetto è particolarmente piatto e spazioso per potervi riporre le vele e così abbassare e portare indietro il centro di gravità. Un altro punto a suo favore è l’affidabilità.

Dal 2019 Giancarlo Pedote naviga su questo IMOCA portando i colori di Prysmian Group, il suo storico sponsor.

Nel 2022 l’IMOCA Prysmian Group ha rinnovato anche la decorazione sullo scafo: la bandiera italiana campeggia come omaggio al paese natale dello skipper, a cui è molto legato per la condivisione dei valori e dell’eccellenza.